Thomas Ramos (Francia), Cheslin Kolbe (Sudafrica), Wallace Sititi (Nuova Zelanda) e Josh van der Flier (Irlanda) fanno parte del quartetto in lizza per il premio quest'anno.
Caelan Doris (nel 2021) e Damian Penaud (2022) sono stati gli ultimi vincitori e le rispettive parabole sono andate continuamente in crescendo dai rispettivi trionfi individuali.
E ora, con l'apertura ufficiale delle votazioni per i tifosi, tutto il potere è nelle vostre mani per coronare il migliore di quest'anno. Eccovi la possibilità di un'ultima occhiata ai candidati per poi poter procedere alla scelta a fine pagina.
Thomas Ramos (Francia)
La campagna autunnale da imbattuta della Francia deve molto al glaciale Ramos. Decisamente strumentale l'accuratezza al piede dell'estremo trasformato in apertura, in particolare nella vittoria di stretta misura sulla Nuova Zelanda, così come il suo stile di gioco dinamico ha sempre tenuto sul chi va là gli avversari. La sua leadership e compostezza sono stati vitali per i Bleus nel provare a risollevarsi dopo la Coppa del Mondo.
Il ventinovenne ha avuto una percentuale del 90% nei test - il solo Tomas Albornoz dell'Argentina (94%) ha avuto statistiche migliori tra chi ha effettuato più di cinque tentativi. Nessun mediano di apertura ha fornito un numero maggiore di assist per mete di Ramos (tre, come Beauden Barrett) e solo un altro giocatore è riuscito ad effettuare più di un calcio 50:22 nelle series (2, come Marcus Smith).
Cheslin Kolbe (Sudafrica)
Kolbe ha esaltato i tifosi con la sua velocità elettrizzante e le sue abilità audaci. Non importa che fosse nel trovare varchi nella difesa inglese all'Allianz Stadium o i suoi dati statistici generali nel tour trionfale degli Springboks, Kolbe ha ricordato al mondo intero perché è considerata una delle ali più pericolose nella disciplina.
Kolbe ha avuto una media di 3,5 offload sugli 80' nelle Autumn Nations Series, il secondo tra chi ha giocato più di 160' (RG Snyman 3,7), stessa posizione nei break con 1,5 di media dietro a Tom Jordan 1,7.
Wallace Sititi (Nuova Zelanda)
La stella emergente degli All Blacks, Sititi si è presentato con stile sul palcoscenico globale. Corse portentose e placcaggi devastanti hanno evidenziato la sua versatilità durante tutto il tour nell'emisfero settentrionale.
Appena ventunenne, il terza linea ha dimostrato di essere pronto a caricarsi la Nuova Zelanda sulle spalle in futuro, lasciando dietro di sè una scia di linee difensive rotte.
Durante le Autumn Nations Series, Sititi ha effettuato il numero più alto di carries per un avanti (54, come Ben Earl). La stella dei Chiefs ha avuto anche un impatto decisivo nel 95% delle ruck cui ha partecipato (60/63), il dato più alto tra gli 82 giocatori ad aver preso parte ad oltre 35 ruck. Il 74% dei palloni portati avanti ha visto necessaria la presenza di almeno due difensori per fermarlo, la seconda migliore percentuale tra i 36 giocatori che hanno effettuato più di 30 carries, dietro solo a Jasper Wiese (82%).
Josh van der Flier (Irlanda)
Nome già conosciuto quello di van der Flier, che è stato nuovamente protagonista di un autunno monumentale, dando per primo l'esempio in campo con continui placcaggi senza sosta, palloni portati avanti in maniera ruvida e un lavoro senza pari nel breakdown. E' stato il simbolo della grinta e dello stile irlandese, in particolare nel match vinto contro l'Australia, la ciliegina sulla torta di un'annata eccezionale per il flanker.
L'ex Player of the Year per World Rugby ha segnato tre mete in queste Autumn Nations Series, lo stesso numero di Paul Boudehent e Matt Faessler, e dato più alto in assoluto tra gli uomini di mischia. Il terza linea irish è stato anche il solo giocatore del reparto ad aver portato avanti più di 10 palloni con un dominio superiore al 60% (64%) e con un successo nel prendere la linea del vantaggio del 63%.