Le mete dei debuttanti Pierre Bruno ed Epalahame Faiva hanno aiutato l’Italia a superare l’ostinato Uruguay 17-10 a Parma per la prima vittoria in due anni.
Gli uomini di Kieran Crowley hanno ottenuto la loro prima vittoria nelle Autumn Nations Series alla terza partita, ma sono stati costretti a lavorare eccezionalmente duramente per questo da un team uruguaiano incredibilmente resistente.
L’ala Bruno, in lacrime durante l’inno nazionale, sblocca il risultato al 12′ ma le porte non si aprono mai come molti si aspettavano, con la meta del secondo tempo di Faiva che viene resa vana dalla meta di Santiago Civetta per i Teros. L’Uruguay ha gettato tutto se stesso in avanti nelle fasi finali alla ricerca di una vittoria storica, ma i padroni di casa hanno resistito per interrompere una serie di 16 sconfitte consecutive.
Crowley ha apportato sette modifiche mentre l’Italia cercava di riprendersi dalle sconfitte in Nuova Zelanda e Argentina, ma il mediano d’apertura Paolo Garbisi ha mancato quella che sembrava un’occasione abbastanza semplice per portare i padroni di casa in vantaggio dalla piazzola al quinto minuto.
Il dominio dell’Italia in attacco aveva messo l’Uruguay in difficoltà e la maul avanzante ha portato la squadra di casa vicino alla linea di meta prima che il mostruoso passaggio di Garbisi trovasse il debuttante Bruno libero al largo. L’ala Bruno aveva ancora molto da fare, ma dopo aver superato due difensori ha sbattuto la palla a terra per aprire le marcature, mostrando perché è stato promosso dall’Italia ‘A’ che ha battuto i sudamericani la scorsa settimana. L’Uruguay ha preso coraggio nel gioco e il piazzato ben calciato di Federico Favaro ha ridotto il deficit a 7-3 dopo il placcaggio alto di Sebastian Negri.
L’Italia ha continuato a sembrare minacciosa con la maul e dopo che l’impressionante flanker dell’Uruguay Manuel Ardao è stato penalizzato per averne fatta crollare illegalmente una, il suo compagno di squadra e mediano di mischia Tomas Inciarte è stato ammonito al 32′ dopo aver fermato un altra azione azzurra in maniera fallosa. Callum Braley viene placcato poco prima della linea di meta e gli ospiti realizzano un ottimo turnover per alleviare la pressione.
L’Italia ha sprecato un’altra opportunità di segnare una meta quando il passaggio di Garbisi per Monty Ioane è andato alla deriva, ma quando l’Uruguay ha concesso il nono fallo, il mediano d’apertura dell’Italia ha calciato tre punti facili per portare la sua squadra in vantaggio 10-3 all’intervallo a Parma.
L’Italia ha aumentato la pressione dopo l’intervallo, ma nella sua disperazione di segnare l’ex capitano Luca Bigi è stato penalizzato per aver continuato a strisciare verso la linea dopo che un placcaggio era stato completato dopo l’ennesima maul. Dopo che l’Italia ha cambiato l’intera prima linea, ecco che alla fine è arrivata la meta della maul per un altro esordiente, cioè Hame Faiva, con la conversione di Garbisi che ha dato agli italiani un vantaggio di 14 punti. Favaro ha sprecato un’occasione d’oro per ridurre quasi immediatamente il deficit, non riuscendo a convertire un piazzato facile. Ma gli uruguaiani non si sono arresi, visto che Civetta si è lanciato dopo un lungo periodo di pressione con i pick and go oltre la linea italiana.
Il neo entrato Agustin Ormaechea ha messo a segno la trasformazione per portare i Teros a una meta trasformata di distanza in vista dell’ultimo quarto. Incredibilmente, gli sfavoriti dell’Uruguay continuavano ad attaccare e solo un placcaggio di Garbisi su Inciarte impediva al numero 9 di andare oltre. Inciarte ha provato a scaricare, ma il placcaggio anticipato di Danilo Fischetti sul supporto ha visto l’azzurro venir ammonito a cinque minuti dalla fine. L’Uruguay ha calciato in touche e ha tentato di andare oltre per il pareggio, ma l’Italia ha tenuto duro edd è sopravvissuta a un enorme spavento per emergere vittoriosa.