All'avvio delle Autumn Nations Series, un tweet polemico - poi ritrattato con scuse - del pilone Joe Marler, ritiratosi in corso d'opera dal rugby internazionale, quasi alla vigilia della sfida tra Inghilterra e Nuova Zelanda, aveva rinfocolato le annose polemiche sulla haka.
La risposta del capo allenatore degli All Blacks, Scott Robertson è stata: "Fa parte di ciò che siamo, è nel nostro DNA. Non riguarda soltanto gli All Blacks, ma tutta la nostra nazione e significa molto per noi".
E allora, dopo aver assistito ad una versione da brividi all'Allianz Stadium, è il momento di andare a scoprire meglio la storia della haka.
LE ORIGINI NELLA CULTURA MAORI
La haka trae le sue origini dalla cultura Maori in Nuova Zelanda e le sue radice sono profondamente legate alle tradizioni delle popolazioni Maori indigene. Non si tratta di una semplice "danza di guerra", ma rappresenta una varietà di forme e significati, che vanno dai rituali di pace e rispetto fino a dimostrazioni di unità e forza. Storicamente, viene rappresentata in occasioni dal significato particolare, sia ad esempio per dare il benvenuto agli ospiti che per sfidare i nemici. Ogni haka è un qualcosa di unico, spesso dedicata alle divinità, agli antenati o ai grandi leader, e viene rappresentata con grande intensità, canti ritmici, colpi sul corpo, battiti di piedi e fiere espressioni del viso.
Una delle prime rappresentazioni conosciute riporta alla leggernda di Te Rauparaha, un capo Maori della tribù Ngāti Toa all'inizio del XIX secolo. A Te Rauparaha viene attribuita la creazione della famosa haka Ka Mate, dopo essere riuscito a fuggire ad una tribù rivale nascondendosi in una fossa destinata al cibo. La Ka Mate celebra pertanto la sua sopravvivenza e il suo canto potente incarna il trionfo della vita sulla morte - un tema ancora oggi molto caro nel contesto della palla ovale.
LA HAKA E IL RUGBY
Gli All Blacks sono stati i primi ad introdurre la haka nello sport nel 1888. Quando i cosiddetti Native (che comprendevano giocatori Maori) arrivaro in tour nel Regno Unito, si produssero in un'esibizione della haka prima di ciascuna partita, condividendo questo pezzo di storia e cultura Maori con il pubblico internazionale.
Vista con curiosità all'inizio, la haka divenne presto una sorta di sinonimo di rugby e Nuova Zelanda. Venne incorporata in maniera ufficiale nella routine pre-gara degli All Blacks a partire dall'inizio del XX secolo e da allora è evoluta diventando una componente integrale della loro identità.
Gli All Blacks hanno adottato la Ka Mate come haka pre-partita e, sin dagli anni '80, hanno poi introdotto alcune varianti, come ad esempio la Kapa o Pango, una haka pensata specificatamente per gli All Blacks nel 2005.
Questa haka rappresenta la profondo determinazione degli All Blacks, celebra la loro forza ed unità, rinsaldando le loro radici Maori e risuonando tra i giocatori dai background culturali quanto mai vasti all'interno del team.
Per onorare l'integrità culturale della haka, gli All Blacks e la federazione neozelandese hanno lavorato a stretto contatto con i rappresentanti Maori per far in modo che venga eseguita con rispetto e nella capacità di comprenderne a pieno le origini.
IL RUOLO DELLA HAKA NEL RUGBY MODERNO
Nel mondo del rugby moderno, la haka è uno spettacolo senza eguali. Squadre e tifosi la vedono come un simbolo della cultura rugbistica della Nuova Zelanda, che dimostra rispetto, orgoglio e unità. Per gli All Blacks, la haka è un mezzo potentissimo per aiutare la concentrazione e aumentare l'energia all'interno della squadra, oltre che un modo per far iniziare un'intensa sfida sportiva. La haka detta il tono, ispira i giocatori e intimidisce gli avversari, con la sua storia, il simbolismo e l'intensità che reinforza il rispetto e l'importanza culturale che porta con sè.
Altre nazioni rugbistiche hanno preso ispirazione dalla haka neozelandese, sviluppando i propri rituali pre-gara, spesso originati da tradizioni native o culturali. Squadre come Samoa, Tonga e Figi ad esempio, che eseguono danze simili con diversi significati e storie specifiche che rappresentanto la loro eredità.
SIGNIFICATO CULTURALE E CONTROVERSIE
Anche se rispettata e ammirata, non sono mancate le controversie relativamente alla haka nel rugby e quella relativa al commento del pilone inglese Marler è solo la ultima in ordine di tempo. A volte si è trattato della risposta delle altre squadre o giocatori oppure delle regole che la impedivana - il che ha posto molto l'accento sulla haka stessa. Può portare di conseguenza ad opinioni contrastanti, ma anche contribuire in tutto questo a renderla ancora più interessante.