Una sfida che è sempre tra le favorite dei tifosi allo Scottish Gas Murrayfield, famosa per il rugby spettacolare e coinvolgente che sa trasmettere. Dall'indimenticabile 53-24 per la Scozia, un trionfo ricco di mete nel 2017, fino alla dolorosa sconfitta di un solo punto nel 2022: insomma un match che non smette mai di sorprendere.
BATTAGLIA PER LA HOPETOUN CUP
La formazione vincente tra Scozia e Australia andrà a conquistare la Hopetoun Cup, così denominata da John Hope, settimo conte di Hopetoun (1860–1908). Hope, di nascita scozzese, è stato governatore generale dell'Australia e presidente della federazione australiana nel 1901.
Australia che è anche l'attuale detentrice del trofeo, vinto già undici volte, mentre la Scozia ha potuto alzarlo in cinque occasioni. Come detto sopra, l'ultimo confronto è datato 2022 con vittoria dei Wallabies per un solo punto.
SQUADRE A CONFRONTO
Scozia ed Australia si sono affrontate in 34 occasioni, con 12 vittorie highlanders e 22 oceaniche. Negli ultimi anni, tuttavia, sono stati i padroni di casa a prevalere in quantità maggiore, vincendo tre degli ultimi cinque confronti. La storia di questa rivalità è intrisa di colpi di scena ed emozioni: tre delle ultime sei partite sono state decise per un solo punto di differenza (nel 2015, 2016 e 2022). Un altro incontro al cardiopalma sembrerebbe ampiamente prevedibile anche per questa domenica.
Si tratta, inoltre, della quarta occasione in cui si sfideranno Gregor Townsend e Joe Schmidt come capi allenatori a livello internazionale. La prima è avvenuta nel 2019 alla Coppa del Mondo. Schmidt è attualmente avanti con tre vittorie su Townsend e in totale un punteggio di 77-24.
STATO DI FORMA
La Scozia arriva al match dopo una vittoria confortevole per 59-21 sul Portogallo, conquistando la seconda vittoria su tre incontri nelle Autumn Nations Series 2024. L'unica sconfitta patita negli ultimi sette incontri è stata quella contro i campioni del mondo in carica del Sudafrica.
L'Australia ha faticato non poco quest'anno e ora sembra aver finalmente trovato il giusto amalgama con il nuovo commissario tecnico Joe Schmidt.
Nonostante alcuni segnali incoraggianti, i risultati hanno faticato ad arrivare nell'ultimo Rugby Championship. Tuttavia, i Wallabies si sono presentati in Europa pronti a mettere in campo tutta la loro potenza di fuoco, andando a vincere entrambe le sfide disputate ad oggi.
Prima hanno avuto la meglio dell'Inghilterra per 37-42 con una meta all'ultimo secondo e poi hanno demolito 20-52 il Galles, con una prova controllata ma allo stesso tempo brutale, nonostante siano rimasti in inferiorità numerica per buona parte dell'incontro.
Quest'ultima, inoltre, è stata la vittoria più importante contro una formazione del vecchio continente dal 68-22 contro la Russia alla Coppa del Mondo 2011.
ULTIME DALLE FORMAZIONI
Nell'Australia non ci sarà il talentuoso centro Samu Kerevi, il cui cartellino giallo comminato contro il Galles per un placcaggio pericoloso ai danni di Jac Morgan è stato poi trasformato in rosso dal bunker.
Il tutto proprio nel giorno in cui Kerevi festeggiava la sua cinquantesima presenza in nazionale e molto probabilmente non prenderà più parte a queste Autumn Nations Series, che avranno per i Wallabies una conclusione ritardata rispetto alle altre formazioni, la settimana prossima contro l'Irlanda a Dublino.
Ripensando alla vittoria di Cardiff, Schmidt ha comunque voluto calmare le acque sulle possibilità di un Grande Slam nei confronti delle nazioni europee: “Abbiamo grande rispetto per la Scozia. Giocano in maniera rapida, mettono pressione nel breakdown e hanno una prima linea molto forte. Finn Russell aggiunge quel tocco di magia alla linea arretrata e Darcy Graham è stato eccezionale nella serie" ha commentato il tecnico neozelandese.
James Slipper, infine, vicino alla 143esima presenza, che gli consentirebbe di superare Sergio Parisse - fresco di nomina nella Hall of Fame World Rugby -, diventando il quarto giocatore con il maggior numero di presenze a livello internazionale, dietro Alun Wyn Jones (171), Sam Whitelock (153) e Richie McCaw (148).