La Scozia arriverà al match contro gli Springboks sulle ali dell'entusiasmo dopo essere usciti dal campo con una grande prova contro le Figi, fresche vincitrici della Pacific Nations Cup, e tutto questo nonostante assenze pesanti come quelle di Finn Russell e Ben White.
I prossimi sfidanti del Sudafrica proveranno, invece, a riconquistare la piazza numero 1 del ranking a spese dell'Irlanda e dovranno necessariamente incominciare con lo scalpo scozzese. Gli Springboks arrivano ad Edimburgo dopo il successo nel Rugby Championship, grazie alla vittoria finale per 48-7 contro l'Argentina che ha garantito loro il primo posto.
STORIA
Scozia e Sudafrica si sono affrontate 29 volte, con 24 vittorie ospiti e 5 dei padroni di casa (l'ultima datata 2010). Tutti i trionfi del XV del cardo sono arrivati tra le mura amiche: nel 1906 a Glasgow, nel 1965, 1969, 2002 e 2010 a Murrayfield.
L'ultimo confronto è comunque dello scorso anno alla Coppa del Mondo in Francia, quando il Sudafrica si impose per 18-3 dopo un primo tempo molto combattuto.
L'approccio fisico e strutturato degli Springboks riuscì a farli prevalere rispetto all'attacco scozzese, mettendo in luce in particolare le loro abilità difensive sotto pressione. Tuttavia, il buono stato di forma degli ultimi tempi da parte della Scozia e qualche accorgimento potrebbero rendere gli uomini di Townsend un avversario più interessante questa volta, con una squadra che sembra essere differente rispetto alle Figi.
SCELTE CHE DANNO IL MAL DI TESTA
Il capo allenatore del Sudafrica, Rassie Erasmus, è alle prese con scelte di formazione che potrebbero dargli qualche grattacapo, in particolare in cabina di regia tra mediano di mischia ed apertura. Erasmus potrebbe affidarsi all'esperienza di giocatori come Handre Pollard e Cobus Reinach, ma potrebbe anche provare ad inserire forze fresce come Manie Libbok e Grant Williams.
Davanti, Erasmus dovrà fare i conti con l'assenza di Frans Malherbe, con Thomas du Toit o Vincent Koch candidati principali per la sostituzione. La famosa "bomb squad" pronta in panchina potrebbe vedere uno schieramento 6-2, in grado di massimizzare l'impatto della mischia contro gli scozzesi.
La formazione della Scozia è stata rinvigorita dal ritorno dell'ala Darcy Graham. Le sue 16 mete negli ultimi nove test comprendono ben tre triplette, il che dimostra ulteriormente la minaccia rappresentata dal giocatore. Le bocche di fuoco dell'attacco scozzese, tuttavia, non si fermano soltanto con lui, dato che Duhan van der Merwe, recentemente salito in cima alla classifica dei migliori realizzatori di mete, è arrivato a quota 29 marcature nel fine settimana e vorrà provare ad aumentare questo record.
La squadra allenata da Gregor Townsend si rafforzerà, poi, nel fine settimana con i rientri di grandi stelle come il vice capitano Finn Russell, ma anche Ben White e Blair Kinghorn, tornati disponibili dopo aver saltato il match contro Figi in quanto fuori dalle previste finestre internazionali e tutti e tre potrebbero giocare un ruolo cruciale.
Graham, sensazionale contro gli isolani con un poker personale, ha fallito in settimana un test concussion ed è stato confermato quale assente contro il Sudafrica secondo quanto previsto dai protocolli HIA. Idem per Rowe, in meta ad inizio gara sabato scorso, ma costretto più tardi ad abbandonare il campo per una lesione ai tendini del ginocchio.
Il tecnico della Scozia è ben consapevole di quanto sia duro il test di domenica: "Penso che dovremo stare sul pezzo ad ogni azione, ogni minuto contro il Sudafrica, perché sono la migliore squadra al mondo, i campioni del mondo, in qualunque maniera la vogliate mettere. Abbiamo alcuni giocatori al rientro che, grazie alle loro abilità ed esperienza, potranno alzare il nostro livello contro di loro".
STATISTICHE
Sia Scozia che Sudafrica quest'anno hanno mostrato alte percentuali di marcature a livello internazionale: media scozzese di 37 punti a partita, appena più avanti rispetto al Sudafrica con 34,4. Si tratta delle due nazionali che in media segnano di più nel 2024 tra le squadre di prima fascia.
Ma entrambe non vivono di solo attacco, dimostrando di avere dati importanti pure in difesa, dato che nelle statistiche dell'anno si trovano rispettivamente al secondo e terzo posto per il minor numero di punti concessi. Gli Springboks con una media di 17,3 a partita, mentre la Scozia di 18,1 e la sola Irlanda è riuscita sinora a fare meglio.
Facile attendersi pure una grande battaglia nel gioco aereo e sui calci, dove la Scozia, soprattutto dalla piazzola, risulta avanti nelle statistiche ufficiali. I padroni di casa hanno infatti le percentuali più alte sui calci piazzati nell'ultimo torneo Sei Nazioni, con uno strepitoso 96%, mentre il Sudafrica ha avuto quelle più basse (68%) nell'ultimo Rugby Championship, il che potrebbe dare un piccolo vantaggio in quest'area alla Scozia e andare al contrario a svantaggio degli Springboks, dato che, come visto, i dati di attacco e difesa sono invece ben più ravvicinati.