Freschi del successo all'ultimo istante a Twickenham, i Wallabies partivano subito a razzo al Principality Stadium portandosi in poco tempo sullo 0-19.
Al riposo, il Galles riusciva a riportarsi ad una distanza di soli 6 punti, ma anche dopo il cartellino rosso mostrato a Samu Kerevi - non certo il miglior modo di festeggiare la cinquantesima presenza internazionale -, l'Australia si rimetteva a correre con le triplette di Matt Faessler e Tom Wright.
Con questo successo, ora l'Australia è a metà strada dal completare un ambizioso Grande Slam e nelle prossime settimane dovrà affrontare le trasferte ad Edimburgo e Dublino, mentre il Galles, che riceverà il Sudafrica nel weekend in arrivo, precipita a quota 11 sconfitte consecutive e rischia di chiudere l'anno solare senza vittorie.
L'Australia mostra subito le proprie intenzioni sin dall'avvio, insediandosi stabilmente nella metà campo gallese. La prima occasione arriva con l'elusivo Wright che si libera sulla sinistra, trova l'appoggio di Max Jorgensen e da questi la palla viene mossa su Kerevi.
Il centro, tuttavia, non riesce a schiacciare, tenuto alto in qualche modo dall'ala Tom Rogers, con l'occasione che sfuma.
Ciononostante, non ci vuole comunque molto ai green and gold per segnare. Wright resiste ad un placcaggio di Blair Murray e corre per quasi tutto il campo partendo dai ventidue.
E subito dopo arriva una meta marcata ancora da più lontano con il seconda linea Nick Frost che approfitta di un pallone vagante appena all'interno della metà campo australiana, mettendo in mostra ottime doti atletiche con uno scatto di oltre cinquanta metri. Con la trasformazione di Noah Lolesio, l'Australia si trova all'improvviso avanti 12-0.
E a metà tempo eccone arrivare un'altra, la prima delle tre messe a segno da Faessler da maul, come prova di forza dopo che il drive era stato inizialmente arrestato nel suo avanzamento.
Sul 19-0, un Galles in stato di choc provava a rientrare in partita e a dare finalmente un po' di battaglia. Pressione sui Wallabies portata grazie ad una mischia potente e Aaron Wainwright bravo a debordare per andare a marcare vicino ai pali.
Gareth Anscombe trasforma e in seguito aggiunge anche altri 6 punti dalla piazzola con un paio di calci di punizione per ridurre le distanze a fine primo tempo.
La causa australiana non veniva di certo aiutata ad inizio ripresa dal fallo di Kerevi, placcaggio alto ai danni di Jac Morgan, inizialmente punito con cartellino giallo e poi modificato nel rosso da venti minuti, secondo le nuove regole sperimentali previste per le Autumn Nations Series.
Nonostante l'inferiorità numerica, i Wallabies rimangono comunque in controllo e nei venti minuti successivi addormentano definitivamente la gara segnando altre tre mete.
Faessler ne segna addirittura due in appena cinque minuti, entrambe sempre come terminale di maul, diventando il primo tallonatore australiano a marcare una tripletta nei test match.
Sul punteggio di 13-33, il Galles trova una nuova meta con James Botham, che brillantemente raccoglie un pallone vagante e realizza nell'angolo, ma il passaggio viene poi giudicato in avanti e la meta annullata.
Le speranze di poter recuperare vengono presto disattese quando Wright riceve un passaggio e scatta da metà campo e Lolesio mette gli ospiti a quota 40 aggiungendo gli extra.
Il Galles riesce in un timido tentativo di reazione, trovando la seconda meta del pomeriggio, con Ben Thomas che finalizza una giocata di Botham.
L'Australia, tuttavia, risponde subito ancora una volta con Len Ikitau che prevale su Cam Winnett per la settima meta.
E ancora c'era tempo a sufficienza per un'ultima marcatura, con la tripletta personale di Wright originata dall'azione personale di Tate McDermott che sfuggiva ad una serie di placcaggi avversari.