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TUTTO FACILE PER LA SCOZIA

McDowell celebrating
I padroni di casa si impongono a Murrayfield 59-21 contro il Portogallo. Darcy Graham rientra da protagonista riprendendosi il trono di miglior metaman nazionale

Nove mete marcate dai padroni di casa e tre dai lusitani, in un pomeriggio di spettacolo e rugby champagne ad Edimburgo.

Davanti ad oltre 60mila tifosi allo Scottish Gas Murrayfield Stadium, una formazione di casa decisamente variata rispetto al XV sceso in campo la scorsa settimana contro il Sudafrica, si porta subito in vantaggio dopo appena 3', con una serie di attacchi ravvicinati alla linea portoghese che alla fine portano oltre il pilone novizio a livello internazionale, Will Hurd, bravo a superare la resistenza di Andre da Cunha e David Costa.

Il rientrante Darcy Graham - quattro mete contro le Figi nel match d'esordio della serie autunnale, ma anche una concussion che gli ha fatto saltare l'ultima sfida contro i campioni del mondo - sembra quasi non credere ai suoi occhi, quando riceve un inaspettato regalo con il passaggio no-look all'altezza di metà campo dell'ala ospite Raffaele Storti, mettendo poi in movimento il capitano di giornata, Stafford McDowall, che innesca il turbo e vola a marcare la sua seconda meta in otto presenze. L'apertura selezionata per il match da Gregor Townsend, Adam Hastings, trasforma per il 12-0 parziale dopo un quarto d'ora.

Prima della fine del quarto iniziale, arriva comunque un momento per rialzare il morale per il Portogallo, che si guadagna un calcio di punizione da mischia all'interno dei propri ventidue, anche se i padroni di casa continuano a dimostrarsi cinici nei momenti topici e prima della mezz'ora trovano ancora la terra promessa.

La Scozia arriva vicina alla marcatura direttamente da maul, ma gli avversari fanno crollare in maniera irregolare il raggruppamento, portando di conseguenza alla meta di punizione a al cartellino giallo per il seconda linea Duarte Torgal estratto dall'arbitro Takehito Namekawa.

Dopo le quattro mete segnate contro le Figi, Darcy Graham è stato inevitabilmente inserito come capitano in molte formazioni del Fantarugby in queste Autumn Nations Series. Scelta ripagata quando l'ala compatta trova a sua volta la via della meta, che gli consente di tornare ad appaiare Duhan van der Merwe nella speciale classifica dei migliori marcatori della nazionale del cardo. Ancora una trasformazione per il figlio d'arte Hastings per un 26-0 tutto sommato atteso dai padroni di casa a questo punto dell'incontro.

Risultato ulteriormente rimpinguato all'approssimarsi della mezz'ora di gioco, quando la Scozia attacca in profondità nel territorio portoghese, con una buona azione del secondo centro Rory Hutchinson, fermato in extremis da Lucas Martins, ma comunque lesto nel servire in caduta l'offload determinante per il numero 8 Josh Bayliss. Ancora una volta Hastings si dimostrava preciso e la Scozia poteva rilassarsi su un confortevole 33-0.

Termine quanto mai appropriato, dato che il Portogallo ha ancora qualche occasione per rifarsi di un primo tempo altamente deludente. Un calcio di punizione vicino ai cinque metri scozzesi, consente agli ospiti di andare verso la rimessa laterale, per mettere in movimento il drive che consente al tallonatore Luka Begic di coronare il sogno di una meta in uno degli impianti più significativi e storici del rugby mondiale. Il mediano di mischia Samuel Marques trasforma, mandando le squadre al riposo sul 33-7.

La ripresa si apre con un altro intercetto su un passaggio del capitano Tomas Appleton, messo sotto pressione da Hastings e consegnato così di fatto a George Horne. Il mediano viene fermato a pochi passi dalla linea di meta, ma la Scozia riesce comunque a ricostruire con calma e a trovare di nuovo la marcatura con il pilone Jamie Bhatti.

Dopo un lungo periodo di stasi, al 54' sono di nuovo gli ospiti a segnare. Marques si libera dell'omologo avversario Horne e del suo tentativo di placcaggio proprio sotto ai pali per la seconda meta dei suoi e il momentaneo 38-14.

Allo scoccare dell'ora di gioco, sono sufficienti due passaggi alti e lunghi alla Scozia per trovare nuovamente la via giusta e liberare la velocità incontenibile dell'ala Arron Reed. Hastings trasforma e appena un minuto dopo viene chiamato a ripetersi, quando di nuovo Reed vede lo spazio per la doppietta personale, con il Portogallo ancora in affanno per la giocata precedente.

Difficile sul 52-14 attendersi una reazione e un recupero ormai impossibile da parte degli uomini di Simon Mannix. La Scozia dà spazio a tutti i giocatori in panchina, ma invece di mettere il match in ghiaccio, fa confusione su una rimessa ravvicinata, perdendo il possesso e consentendo all'ala Storti di farsi perdonare l'errore a inizio gara. Con poco più di dieci minuti da giocare, il Portogallo porta così a 21 i punti, grazie alla trasformazione di un Marques super preciso dalla piazzola.

Il subentrato mediano di mischia Jamie Dobie trova qualche minuto dopo una meta facile facile da breve distanza, dopo che gli avanti avevano assorbito avversari su avversari e logorato fisicamente la difesa lusitana. La trasformazione tocca questa volta all'estremo Tom Jordan, che non sbaglia, siglando il definitivo 59-21.