Partita che inizia in maniera perlomeno insolita, con il calcio d'invio completamente sbagliato da Noah Lolesio, ma l'apertura green and gold si fa comunque perdonare mettendo a segno i primi 3 punti dell'incontro, approfittando di un marcato possesso (77%) e territorio, prevalentemente poi nei ventidue dei padroni di casa, da parte ospite, che costringe gli highlanders al fallo (fuorigioco), mandando il numero 10 in piazzola da una ventina di metri.
Finn Russell avrebbe quasi subito l'occasione di pareggiare i conti, anche perchè l'arbitro Chris Busby avanza di ulteriori dieci metri il calcio di punizione concesso, ma l'apertura del Bath fallisce il tentativo calciando troppo verso destra.
A marcare la prima meta sono comunque gli uomini in blu, con una giocata intelligente da rimessa laterale. Lancio lunghissimo preda di capitan Sione Tuipulotu, che rompe i placcaggi in maniera fin troppo semplice per arrivare oltre la linea, proprio sotto gli occhi della nonna, arrivata dall'altra parte del mondo per assistere alla sua prima partita. La trasformazione di Russell fissa il punteggio su un risicato 7-3, che tuttavia non verrà più modificato fino al cambio di campo.
La ripresa parte in maniera differente con una prima offensiva scozzese che consente a Russell dopo appena tre minuti di mettere i primi tre punti del secondo tempo.
Risultato che, tuttavia, non resiste a lungo, dato che appena 2' più tardi, sono stavolta gli uomini di Gregor Townsend a farsi cogliere in posizione non corretta nel breakdown, consentendo a Lolesio a sua volta di rimettere i Wallabies a -4.
La Scozia riesce poi a recuperare una palla partendo dai propri ventidue, stoppando un potenziale attacco australiano. Break di Blair Kinghorn, riciclo su Ben White che trova il varco giusto e calcia a seguire, trovando l'opposizione e la collisione con Tom Wright. Arbitro e TMO vanno a rivedere l'azione al video non rilevando alcun fallo da parte dell'estremo ospite, facendo ripartire l'azione con un drop dalla linea di meta.
E' il momento in cui il pubblico di Edimburgo inizia a sostenere in maniera più veemente gli sforzi dei beniamini locali. Una serie di fasi in attacco, consento di nuovo a Kinghorn di inserirsi e liberare al largo la velocità di Duhan van der Merwe, che evita un avversario e segna in bandierina, tornando a superare il compagno di squadra Darcy Graham come miglior marcatore di mete di sempre della Scozia (29). Finn Russell trova anche questa volta la trasformazione, portando il parziale sul 17-6.
Darcy si sente, allora, quasi chiamato in causa e con una magia al centro del campo sfugge alla difesa Australiana - a onor del vero apparsa oggi piuttosto fragile e soft, per così dire -, seminando avversari e collegandosi poi con un passaggio alzato al largo con l'appena subentrato Josh Bayilss, bravo a sua volta a correre lungo l'out di destra e a resistere ad un paio di placcaggi avversari planando oltre la linea per il 22-6.
Dopo quella che potrebbe tranquillamente diventare una delle mete più belle di giornata, la Scozia insiste in attacco. Passaggio all'interno del pilone Zander Fagerson che libera van der Merwe, libero di fuggire tra le maglie gialle, prima di passare a Huw Jones, che a sua volta la rimette verso Kinghorn e da questi a Russell per la quarta marcatura pesante.
Proprio nel momento in cui l'Australia sembra aver definitivamente tirato i remi in barca, un calcio in profondità di Tate McDermott dà all'esordiente Harry Potter la possibilità di mettere in movimento la sua velocità nella gara contro i difensori avversari, fino ad arrivare a segnare con un pizzico di magia nell'aria. Controllo al TMO e conferma che il grounding è arrivato prima di mettere piede oltre la linea in rimessa laterale. Ben Donaldson aggiunge gli extra per il 27-13.
Troppo poco e troppo tardi, ad ogni modo, per i Wallabies, con la difesa scozzese che regge l'urto fino al fischio finale, togliendo la speranza al XV di Joe Schmidt di chiudere la tournée da imbattuto dopo i successi contro Inghilterra e Galles, e in attesa della sfida della prossima settimana a Dublino che terminerà le Autumn Nations Series.
Terzo successo su quattro, invece, per una Scozia sconfitta soltanto dai campioni del mondo del Sudafrica, che riporta a casa la Hopetoun Cup e può iniziare a prepararsi al meglio per il Guinness Sei Nazioni 2025.