Decide, quando il tempo è appena scaduto, un piazzato di Smith dai ventidue metri, mentre gli ospiti stanno disperatamente cercando di consumare gli ultimi secondi per andare in rimessa laterale.
I Leoni biancoverdi riescono a recuperare il pallone sull’ennesimo raccogli e vai, forzando la perdita di possesso degli avversari, consegnando al proprio estremo un piazzato che il trequarti sudafricano, sempre tra i più pericolosi dei suoi, non può fallire.
Il tutto dopo 80' di tensione con una gestione difficile dell’ultimo possesso da parte delle Zebre, che erano riuscite a portarsi in vantaggio con Andrea Zambonin, e con oltre venti internazionali italiani schierati in campo tra le due formazioni, sotto gli occhi del commissario tecnico Gonzalo Quesada, a poco più di un mese dall'inizio del Guinness Sei Nazioni 2025.
Il Benetton ha provato a impostare l’incontro soprattutto sul dominio territoriale (67-33 la percentuale) tenendo lontana la squadra di Massimo Brunello dalla propria metà campo, e pur faticando a chiudere la partita è riuscito a portare a casa un successo importante. Per le Zebre arriva un punto di bonus.
Il premio di Player of the Match va a Manuel Zuliani, come al solito furioso in mezzo al campo e nel punto d’incontro, ma tra i biancoverdi si è particolarmente distinto anche Louis Lynagh, autore di 3 clean breaks e una meta sfiorata.
Dopo l’ottima partita contro Bath in Champions Cup, anche Toa Halafihi concede il bis: è il miglior placcatore del match con 19 interventi. Dall’altra parte grande partita di Giovanni Licata, condottiero di una squadra che non ha mai mollato fino alla fine.
Da sottolineare anche la grande prova di Muhamed Hasa, miglior placcatore delle Zebre (17 placcaggi) pur giocando solo 50', con un’ottima prestazione in mischia ordinata contro giocatori di alto livello come Mirco Spagnolo e Nahuel Tetaz Chaparro. Sempre pericoloso pure Simone Gesi, capace di battere 6 difensori e di rendersi sempre pericoloso in attacco pur avendo davanti Lynagh.
È il derby delle difese, performanti e difficili da battere: cosa che rende la partita molto equilibrata e difficile da sbloccare, anche perché entrambe le squadre perdono subito un giocatore chiave: il Benetton Jacob Umaga (che a sua volta aveva sostituito Tomas Albornoz all’ultimo momento) e le Zebre Enrico Lucchin.
A sbloccare il match è Leonardo Marin, ma nell’azione della meta è decisiva soprattutto la carica di Sebastian Negri, che apre il varco che poi crea la superiorità numerica all’esterno e permette all’utility back del Benetton di arrivare a tutta velocità puntando lo spazio e segnando.
Grande lotta anche in mischia ordinata. Prima Simone Ferrari ha la meglio su Danilo Fischetti, poi Hasa risponde contro Spagnolo, guadagnando il calcio del 5-3 messo a segno dall'ex Giacomo Da Re. Fischetti è, però, decisivo nel finale di primo tempo, conquistando un tenuto importantissimo interrompendo una delle azioni più pericolose dei padroni di casa.
Dopo un primo tempo così equilibrato entrambe le squadre si affidano maggiormente al gioco aereo. Si va avanti a fiammate: nel Benetton il più pericoloso è Onisi Ratave, che costringe agli straordinari la difesa delle Zebre, ma dall’altra parte anche Gesi mette in seria difficoltà i biancoverdi, creando di più (8 clean breaks totali) ma non sempre concretizzando.
La disciplina si rivela ancora una volta il tallone d’Achille delle Zebre (14 i calci concessi in totale) e il Benetton allunga dalla piazzola, anche se poi manca il colpo del k.o. con Marin che sbaglia un piazzato agevole.
La partita scorre sul filo della tensione, poi negli ultimi 10' esplode. Una delle migliori azioni d’attacco delle Zebre nel match permette a Zambonin di marcare la meta del vantaggio.
A quel punto si scatena l’assalto del Benetton, che in realtà non produce frutti nonostante ancora un nuovo break del solito Lynagh e la pericolosità costante di Smith e Ratave.
L’episodio decisivo arriva a 20'' dalla fine: le Zebre decidono di gestire l’ultimo possesso sotto i propri pali, ma commettono un fallo nel punto d’incontro che consente a Smith di piazzare per l’11-10 finale.
Sabato prossimo a Parma, allo Stadio Sergio Lanfranchi, la sfida di ritorno.