La Coppa del Mondo 2023 è quasi al via, con l’entusiasmo che sta raggiungendo il picco in vista di un weekend d’apertura da urlo.
Tutto avrà inizio venerdì sera allo Stade de France quando i padroni di casa della Francia affronteranno gli All Blacks, con tutte le squadre del Guinness Sei Nazioni in azione nel primo fine settimana.
Ogni girone è ricco di fascino, dalla potenziale lotta a tre per la qualificazione nel girone B tra i campioni del Grande Slam irlandesi, i campioni del mondo sudafricani e una Scozia in ottima forma, alla totale incognita del girone C, dove Galles, Australia e Figi hanno cambiato allenatore negli ultimi 12 mesi.
In vista di uno spettacolo globale che coinvolgerà tutto il mondo del rugby per i prossimi due mesi, ecco alcuni degli elementi da tenere d’occhio:
Il grande momento di Dupont
Ovunque si vada in Francia, c’è un volto in primo piano: il capitano della Francia Antoine Dupont. Tre volte eletto miglior giocatore del Guinness Sei Nazioni, Dupont si è già affermato come uno dei più grandi di tutti i tempi e inizierà il torneo indossando per la 50° volta la maglia del suo Paese.
La pressione sui Bleus è enorme, soprattutto se si considera quanto sono stati impressionanti negli ultimi quattro anni, in particolare quando hanno vinto il Grande Slam nel 2022. Anche con qualche infortunio, hanno tutto il talento necessario per essere all’altezza delle aspettative e, per farlo, avranno bisogno di un Dupont al massimo della forma. Il capitano è un giocatore che si esalta sui palcoscenici più importanti e, se dovesse portare la sua squadra alla vittoria, non farebbe altro che rafforzare la sua legittimazione ad essere considerato uno dei grandi del gioco.
Sexton vuole chiudere in bellezza
Il capitano dell’Irlanda Johnny Sexton è un doppio campione del Grande Slam, ha vinto il Sei Nazioni in quattro occasioni ed è già uno dei più grandi giocatori di sempre del suo Paese.
Alla fine di questo torneo chiuderà la sua carriera, ma mentre molti campioni iniziano ad appannarsi quando raggiungono l’età di 38 anni, Sexton sembra più in forma che mai quando indossa la maglia numero 10 dell’Irlanda. La sfida potrebbe essere quella di superare una fase a gironi difficile, con Sudafrica e Scozia che costituiscono un’opposizione formidabile, per non parlare di una Tonga rinforzata, ma se Sexton ce la farà, sarà fondamentale per le ambizioni dell’Irlanda.
Sotto la guida di Andy Farrell, i campioni del Grande Slam sono in cima al ranking mondiale da più di un anno e, anche con un girone difficile, hanno tutte le ragioni per andare in Francia carichi di fiducia.
L’Italia ha il compito di fare la storia
L’Italia ha partecipato a tutti i Mondiali, ma è ancora alla ricerca del primo quarto di finale. Il gruppo di quest’anno, con un leader ispiratore come Michele Lamaro, degli astri nascenti nel pacchetto di mischia come Danilo Fischetti e Lorenzo Cannone e dei trequarti elettrici come Paolo Garbisi e Ange Capuozzo, è tra i migliori che l’Italia abbia mai portato a una Coppa del Mondo.
La sfida per loro consiste nel dover battere una delle due migliori quattro squadre del mondo, gli All Blacks o la Francia, per raggiungere i quarti di finale.
Tuttavia, nel Guinness Sei Nazioni 2023, l’Italia è riuscita a spingere la Francia fino al limite a Roma, e la squadra di Kieran Crowley si recherà in Francia fiduciosa di riuscire a compiere un’impresa entrando nella storia.
La Scozia è pronta a sparigliare le carte in tavola
Si è parlato molto della natura disomogenea del sorteggio della Coppa del Mondo e nessuna squadra ne ha risentito più della Scozia, che dovrà avere la meglio su una delle due migliori squadre del mondo – i campioni del Grande Slam irlandesi o i campioni del mondo sudafricani – per avere una possibilità di uscire dalla fase a gironi.
Questa Scozia non ha paura, però, e con Finn Russell che sta giocando alcune delle sue migliori partite da mediano di apertura, oltre a sviluppare un pericoloso binomio con l’estremo Blair Kinghorn, i tifosi scozzesi saranno comprensibilmente entusiasti.
La scoraggiante prospettiva di affrontare il Sudafrica a Marsiglia nella partita di esordio rappresenta d’altro canto un’enorme opportunità per la Scozia di stupire.
Il Galles guarda ai paralleli del 2011
Il primo mandato di Warren Gatland alla guida del Galles è stato caratterizzato da tre Grandi Slam, ma ha anche visto la squadra eccellere sul palcoscenico della Coppa del Mondo. Questo è stato particolarmente vero nel 2011, quando un gruppo inesperto ha perso per un solo punto la semifinale contro la Francia dopo un torneo di grande impatto.
È troppo presto per dire se giocatori del calibro di Jac Morgan e Dewi Lake potranno avere una carriera simile a quella di Sam Warburton e Taulupe Faletau, ma la squadra del 2023 ha un’aria familiare in termini di giovani promesse accanto a giocatori esperti.
Con il Galles che si trova nella parte più aperta del tabellone, c’è la possibilità di andare fino in fondo, ma anche l’opportunità per Gatland di plasmare una nuova generazione che possa competere con costanza negli anni a venire.
L’Inghilterra vuole sorprendere malgrado una preparazione non perfetta
Due cartellini rossi e la prima sconfitta di sempre contro le Figi non erano certo ciò che l’Inghilterra sperava di ottenere dalle sue quattro partite di riscaldamento, ma il nuovo allenatore Steve Borthwick sa che tutto questo sarà dimenticato se l’Inghilterra riuscirà ad avere la meglio sull’Argentina a Marsiglia sabato.
Anche se dovessero perdere contro i Pumas, esistono numerosi esempi di squadre che si sono riprese da una sconfitta nella fase a gironi per poi arrivare lontano: i campioni del 2019 del Sudafrica, ad esempio, e la stessa Inghilterra nel 2007, che perse contro gli Springboks nei gironi prima di arrivare fino alla finale.
La strada è ancora lunga, ma Borthwick e il suo staff tecnico sperano che, anche se molti li danno per spacciati, in questa squadra ci sia abbastanza talento per ottenere un buon risultato in Francia.