I trequarti dell'Italia sono stati tra le rivelazioni dell'edizione 2024 del torneo Sei Nazioni, con dati statistici eccezionali in diversi punti chiave del gioco e Tommaso Menoncello ne è stato uno dei fulcri principali.
Il ventunenne centro di Treviso ha effettuato il numero più alto di placcaggi dominanti per un trequarti quest'anno, con un totale di 8.
Allo stesso tempo, si è messo a disposizione sull'altro versante, palla in mano, con una percentuale del 42,4% di carries dominanti, quarto nella graduatoria generale, appena sotto a Bundee Aki, altro nominato per il premio di Player of the Championship e suo omologo nel ruolo.
Ha, inoltre, diretto il traffico in mezzo al campo con disinvoltura, effettuando 46 placcaggi, terzo tra i trequarti (dietro al compagno di reparto Juan Ignacio Brex con 53 e al mediano di apertura Paolo Garbisi con 57).
Menoncello è, poi, risultato al settimo posto per ruck offensive (35, una in più del francese Gaël Fickou), e quinto in quelle difensive (15). E ha anche battuto 10 avversari diretti.
Considerando i trequarti con un minimo di 30 palloni portati, ha avuto il 71,4% di successo nel guadagnare la linea del vantaggio, classificandosi anche qui al settimo posto complessivo. Se si pensa che i quattro migliori in questa particolare categoria sono tutti nel triangolo allargato (Freeman, Lowe, Nash, Penaud nell'ordine), si possono capire ulteriormente le capacità di Menoncello con l'ovale in mano.
Come ciliegina sulla torta, Tommaso Menoncello ha anche servito un assist da meta nella sconfitta di misura alla prima giornata contro l'Inghilterra, per la splendida marcatura tutto campo di Tommaso Allan.
Se l'Italia ha chiuso il suo miglior Sei Nazioni della storia, è innegabile che un ruolo fondamentale sia stato svolto proprio dal suo giovane centro.
