Resoconto della partita

ITALIA, NON BASTA IL PRIMO TEMPO

Tommy Freeman
Gli Azzurri sognano per quaranta minuti, ma alla fine si inchinano 24-27 alla reazione dell'Inghilterra nella ripresa, trovando comunque con Ioane la meta del bonus a tempo scaduto.

Il caldo sole di Roma e l’atmosfera elettrica dello Stadio Olimpico accolgono le formazioni di Italia ed Inghilterra per la prima giornata del torneo Guinness Sei Nazioni 2024.

Ad entrare davanti ai compagni è il seconda linea azzurro Ruzza, alla cinquantesima presenza ufficiale con la maglia della nazionale.

L’Inghilterra, all'esame anche del vecchio tecnico Eddie Jones, seduto in tribuna accanto all'ex tallonatore italiano Fabio Ongaro, parte contratta ed indisciplinata ed i primi punti sono, così, per l’Italia dopo 5’ con il piede di Allan dalla distanza.

Dall’altra parte gli Azzurri appaiono super determinati e si portano presto sul 10-0 con la meta di Alessandro Garbisi, nata da un offload di Brex per Lorenzo Cannone che fa il break e serve il mediano sul placcaggio di Steward per correre fin sotto ai pali.

La reazione albionica arriva dopo un quarto d’ora di gioco con i 3 punti realizzati dalla piazzola da Ford, con tanto di brivido del palo interno, e poi con la meta proprio allo scadere del primo quarto, segnata da Daly e generata da una carica di Roots (player of the match a fine partita) e una doppia seconda linea di attacco che crea il varco giusto sull’altro lato per Freeman per poi servire il compagno di reparto in bandierina.

L’Italia rimane avanti di due (Ford fallisce la trasformazione) e aumenta ancora di più il divario con la meta spettacolare di Allan, destinata già da subito a diventare una delle più belle della venticinquesima edizione della kermesse.

Gli uomini di Quesada - al debutto sulla panchina italiana - attaccano tutto campo, creandosi la superiorità al largo grazie all’ennesimo numero di Brex che libera dietro la schiena Paolo Garbisi e da questi a Menoncello, che può sfruttare la doppia opzione con Pani all’esterno, ma preferisce andare all’interno sull’estremo che si trova un’autostrada spianata verso la terra promessa.

La partita è comunque bellissima e molto combattuta. Il XV della rosa ribalta il campo provando a sfondare prima con il drive e poi con l’inserimento di Freeman. La diga tricolore regge e costringe nuovamente Ford a scegliere l’opzione dei pali per tornare sotto break e riavvicinarsi, ma è comunque l'Italia ad andare negli spogliatoi avanti 17-14.

Nella ripresa i bianchi ripartono più carichi andando vicini a marcare con un’iniziativa personale di Freeman e poi segnando davvero grazie ad un’invenzione di Mitchell che buca la difesa, resiste ad un placcaggio, si rialza e schiaccia in meta. Ford aggiunge gli extra e gli ospiti vanno avanti per la prima volta nell’incontro.

Quella uscita dagli spogliatoi è un’Inghilterra con tutt’altro atteggiamento, ma nei minuti successivi la gara vive soprattutto di azioni sporadiche e di tentativi da tre punti da parte di Ford e Allan, con il primo che centra i pali ed il secondo che invece fallisce, e all’ora di gioco il tabellone segna il punteggio di 17-24.

L'apertura di Sale continua a macinare punti anche pochi minuti più tardi per un parziale a totale appannaggio di George e compagni (0-13).

Nel finale, nemmeno il cartellino giallo comminato a Daly (sgambetto su Menoncello) cambia l'inerzia dell'incontro e anzi, a tempo scaduto, la situazione numerica si riequilibra con l'uscita verso la panca puniti di capitan Lamaro (crollo illegale del maul).

All'ultimissima azione l'Italia riesce, però, a trovare spazio all'ala e Ioane marca la terza meta azzurra.

Quattro i punti conquistati in classifica dall'Inghilterra che vince 24-27, mentre la bella Italia di oggi, dopo il bonus difensivo ottenuto, ripartirà domenica prossima dalla difficile trasferta a Dublino contro i campioni in carica dell'Irlanda.