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LE STRADE DEL GALLES E DI WARREN GATLAND SI DIVIDONO

Warren Gatland departs Wales role
E' stato confermato oggi dalla Federazione gallese che il neozelandese non sarà più il tecnico della nazionale con effetto immediato. Al suo posto ad interim Matt Sherratt dei Cardiff Blues

Dopo una serie di 14 partite consecutive senza vittorie - l'ultima sconfitta avvenuta lo scorso fine settimana a Roma - è stato raggiunto un accordo reciproco tra Gatland e la WRU per la partenza del 61enne, con l'allenatore del Cardiff Rugby Matt Sherratt che si occuperà delle restanti partite del Championship 2025.

Il primo mandato di Gatland dal 2008 al 2019 è stato segnato da un successo senza precedenti, mentre il suo ritorno nel 2022 è arrivato in un momento di sfide significative per lo sport in Galles.

Mentre Gatland lascia il suo ruolo di capo allenatore della squadra nazionale gallese, riflettiamo sugli straordinari risultati che ha apportato al rugby gallese e non solo.

RECORD DI TRIONFI

Durante il suo primo periodo, Gatland ha guidato il Galles alla conquista di tre titoli del Guinness Sei Nazioni – anche se tecnicamente al comando nel 2013, è stato Rob Howley a supervisionare la vittoria del titolo della squadra, con Gatland in servizio per i British and Irish Lions – inclusi tre Grandi Slam nel 2008, 2012 e 2019. Il suo acume strategico e la capacità di ispirare i giocatori hanno trasformato la squadra in una forza formidabile sulla scena internazionale. Sotto la sua guida, il Galles non solo ha raggiunto le semifinali delle Coppe del Mondo di rugby 2011 e 2019, ma ha anche ottenuto una percentuale di vittorie notevole, superiore al 70%, nel Sei Nazioni.

La filosofia di Gatland da allenatore ha enfatizzato la resilienza, il lavoro di squadra e una forte etica del lavoro, qualità che spesso erano un profondo tutt'uno con i suoi giocatori.

Inoltre, il successo di Gatland si è esteso oltre la squadra gallese; ha anche avuto un impatto significativo con i British and Irish Lions. Alla guida dei Lions in tre tournée – 2013 in Australia, 2017 in Nuova Zelanda e 2021 in Sudafrica, mentre era assistente allenatore nel 2009 – si è assicurato una vittoria per 2-1 contro i Wallabies nel 2013 e ha pareggiato la serie contro gli All Blacks nel 2017. La sua capacità di unire giocatori di diverse nazioni sotto un obiettivo comune ha sottolineato le sue eccezionali capacità di leadership.

IL RITORNO IN NUOVA ZELANDA

Dopo il suo primo incarico con il Galles, Gatland è tornato in Nuova Zelanda per allenare i Chiefs nel Super Rugby dal 2020 al 2022. Il suo periodo lì è stato un po' un mix: mentre portava esperienza e un forte approccio tattico, i Chiefs hanno faticato a performare in maniera costante ai massimi livelli, finendo a metà classifica nella graduatoria del Super Rugby. Nonostante ciò, la leadership di Gatland è stata determinante nello sviluppo dei giocatori più giovani e nel mantenimento di un ambiente competitivo.

Durante questo periodo, ha anche guidato i British and Irish Lions nel tour del 2021 in Sudafrica, che si è svolto a porte chiuse e si è concluso con una sconfitta per 2-1.

ALLA RICERCA DI UN NUOVO ORIZZONTE

Al suo ritorno nel dicembre 2022, Gatland ha dovuto affrontare una sfida molto diversa. I ritiri dei giocatori, gli infortuni e il mutevole ambiente del rugby hanno messo alla prova la sua adattabilità e leadership. Nonostante questi ostacoli, ha mantenuto la sua determinazione nel rivitalizzare il rugby gallese, concentrandosi sulla crescita di giovani talenti senza una profonda esperienza su cui contare.

Considerate le difficoltà del rugby gallese al suo ritorno, forse non c'era compito più grande nel rugby mondiale, e anche un uomo del calibro di Gatland ha avuto il suo bel da fare. Nonostante queste sfide, Gatland ha portato il Galles ai quarti di finale della Coppa del Mondo 2023, ma quando le ultime vestigia del suo precedente regno in Galles si sono ritirate in seguito, la sfida è diventata ancora più grande con una schiera di giocatori estremamente giovani tra cui dover scegliere.

Nel 2024 è seguito un cucchiaio di legno nel Sei Nazioni e una serie record di sconfitte ha portato con sé un'enorme angoscia da parte del pubblico.

UN IMPATTO DESTINATO A DURARE

L’influenza di Gatland si estende oltre le statistiche e i titoli. Nel suo primo mandato, insieme ai suoi assistenti allenatori come Shaun Edwards (difesa), Robin McBryde (avanti) e Rob Howley (attacco), ha promosso una cultura di eccellenza all'interno del rugby gallese, lasciando un'eredità che dovrebbe ancora ispirare le generazioni future.

Il contributo di Gatland al rugby gallese e al torneo Sei Nazioni sarà sicuramente ricordato con ammirazione. Il suo primo mandato è stato caratterizzato da momenti indimenticabili e da un impegno per i valori del rugby che fanno profondamente parte anche dei tifosi. Gatland stesso parla spesso dell'importanza della "famiglia prima di tutto", cosa che lo ha reso benvoluto a molti dei suoi giocatori e membri dello staff nel corso degli anni.

Sebbene il futuro immediato della nazionale gallese possa essere incerto, le basi gettate da Gatland continueranno a influenzare la squadra negli anni a venire.

GATLAND, IL GIOCATORE

Nato ad Hamilton, Gatland ha giocato come tallonatore e ha avuto una notevole carriera a livello provinciale con Waikato, con cui ha totalizzato 140 presenze (un record ai tempi). Anche se ha giocato 17 partite per gli All Blacks tra 1988 e 1991, non è mai riuscito a guadagnare un cap ufficiale, visto il dominio nel ruolo di Sean Fitzpatrick e il fatto che le sostituzioni in quegli anni erano merce rara. La sua esperienza con gli All Blacks, in particolare standosene seduto in panchina durante i tour, ha plasmato in maniera significativa la sua filosofia come allenatore.

LA CARRIERA DA ALLENATORE PRIMA DEL GALLES

Gatland ha iniziato la sua carriera da allenatore come giocatore-allenatore del Taupiri nel 1989. Dopo un breve periodo in Nuova Zelanda, si è trasferito in Irlanda, dove ha continuato come giocatore-allenatore per i Galwegians RFC, portandoli alla promozione nella All-Ireland League. Poi è tornato in Nuova Zelanda per diventare assistente allenatore per la formazione Thames Valley, aiutandola ad ottenere la promozione nel campionato provinciale nazionale.

Nel 1996, Gatland ha assunto il ruolo di director of rugby al Connacht, dove ha guidato la squadra ai quarti di finale della European Challenge Cup. Il suo successo in Irlanda lo portò alla nomina a capo allenatore della nazionale irlandese dal 1998 al 2001, migliorando la classifica della squadra e ottennendo vittorie importanti, inclusa una storica affermazione sulla Francia a Parigi. Quel successo è stato altrettanto degno di nota perché ha segnato il debutto nei test internazionali di Brian O'Driscoll, che segnò addirittura una tripletta.

Dopo il periodo trascorso con l'Irlanda, Gatland si è trasferito in Inghilterra per allenare i London Wasps, dove ha ottenuto successi significativi, vincendo tre titoli di Premiership e l'Heineken Cup. Successivamente è tornato in Nuova Zelanda per allenare Waikato, vincendo la Air New Zealand Cup nel 2006, ed è stato consulente tecnico per i Chiefs.