Quella del prossimo 3 febbraio allo Stadio Olimpico di Roma contro l’Inghilterra, sarà la prima sfida ufficiale della nuova Italia targata Gonzalo Quesada. Inevitabile la grande curiosità per capire come sarà il nuovo ciclo azzurro del commissario tecnico argentino. Ancora una volta, il gruppo principale avrà come base fondante le due franchigie di URC, Benetton Treviso e Zebre, e dai due club arriveranno la maggior parte degli uomini a disposizione dell’ex Stade Francais, con la parte rimanente in arrivo proprio da Oltralpe, tra i vari Paolo Garbisi, Ange Capuozzo, Tommaso Allan in Francia, ma anche Marco Riccioni in Inghilterra. Lato Treviso, potrebbero arrivare tre importanti ritorni nel roster a disposizione, vale a dire quelli del tallonatore Gianmarco Lucchesi, dei trequarti Leonardo Marin e Tommaso Menoncello, tutti elementi che potranno garantire una maggior profondità in ruoli chiave, soprattutto come tallonatore e centro, dove la coperta per la precedente gestione Crowley è stata decisamente corta, dovendo richiedere gli straordinari soprattutto a Giacomo Nicotera e reinventando in piena Coppa del Mondo Paolo Garbisi primo centro. Le possibilità di Lucchesi di nuovo prima scelta al lancio, di poter sfruttare il talento di Marin e di ricostituire la solida coppia Menoncello-Brex, potrebbero garantire maggior sicurezza. I volti nuovi provenienti dal team biancoverde, invece, se non nell’immediato futuro, potrebbero essere quelli del terza linea Alessandro Izekor, flanker ventitreenne di grande fisicità di nascita bresciana e origini nigeriane alla seconda stagione nella Marca proveniente da Calvisano, che già ha indossato le maglie delle nazionali giovanili ed Emergenti e che ora potrebbe essere pronto per un nuovo passo della sua carriera. Attenzione anche in prima linea al giovane classe 2001 Mirco Spagnolo, arrivato a Treviso dal Petrarca Padova, dove due anni fa ha conquistato il titolo di campione d’Italia e si è messo in mostra come uno dei migliori piloni del futuro. Già nazionale giovanile, ha fatto parte del gruppo allargato dell’Italia in diversi raduni, così come un’altra possibile new entry, stavolta lato Zebre: Giovanni Montemauri. Il mediano di apertura, adattabile anche come estremo nelle prossime stagioni potrebbe costituire qualcosa di più di un’alternativa. Lo scorso anno ha conquistato lo scudetto a Rovigo, marcando 11 punti tra cui il drop decisivo nella finale di Parma e diventando top scorer del campionato italiano con 238 marcature. A suo favore anche i ventitré anni e il fatto di essere stato sotto gli occhi dello stesso Quesada nel settore giovanile dello Stade Francais a Parigi. Giovani destinati ad essere ancora una volta un punto fermo nella gestione della franchigia di Parma, e saranno tanti i nomi provenienti dalla brillante nazionale under 20 in grado di sconfiggere Inghilterra e Sudafrica nelle ultime stagioni che potrebbero far gola al nuovo allenatore, come l’ex capitano Giacomo Ferrari o i piloni Riccardo Genovese e Luca Rizzoli. In prima linea, poi, altri nomi su cui provare a puntare potrebbero essere quelli di Matteo Nocera, con gran voglia di rivalsa dopo l’infortunio e che ha già indossato tutte le maglie delle varie nazionali tranne quella maggiore, o la sorpresa del tallonatore anch’egli ex Petrarca Padova, Tommaso Di Bartolomeo. Anche qui, poi, Quesada potrebbe provare a puntare sul recupero di un elemento che aveva impressionato nelle sue apparizioni iniziali in nazionale prima di una serie di infortuni pesanti, come Jake Polledri, e riscoprire le doti in reparti dove occorre intensificare le possibilità di scelta del seconda linea Andrea Zambonin e del centro Enrico Lucchin, tra gli ultimi esclusi nella precedente gestione prima della RWC in Francia.
Fondamentale per il tecnico argentino la possibilità di recuperare elementi come Lucchesi, Marin e Menoncello, per un “usato sicuro” che dia garanzie. Difficile pensare a stravolgimenti da parte dell’ex Stade Francais per le prime uscite ufficiali, ma non mancano nemmeno le possibilità di interessanti nomi nuovi.