Direttamente dall'albergo che ospita la selezione nazionale a Dublino, il capo allenatore dell'Italia, Gonzalo Quesada, si è soffermato su quello che si aspetta dalla seconda giornata del torneo Sei Nazioni e cosa non è andato per il verso giusto, invece sabato scorso a Roma contro l'Inghilterra.
"Lunedì mattina ci siamo trovati con un gruppo dei leader per parlare solo di quello che è mancato contro l'Inghilterra. C'è stata molta fisicità nel primo tempo, credo che abbiamo fatto quasi 120 placcaggi e quindi notevole il livello di fatica. Però, credevo di dover andare negli spogliatoi a calmare la squadra, che avrebbero avuto livelli alti di adrenalina e di dover tornare a focalizzare il gruppo sull'obiettivo di continuare a giocare nel secondo tempo, senza rischiare di pensare a gestire il vantaggio. Ci sono ancora tante cose da sviluppare, in primis la capacità di credere in noi stessi".
Aspetto non secondario, se si considera che l'Irlanda, seconda forza al mondo e campione in carica, è la favorita d'obbligo di tutti i pronostici.
"Da giocatore prima e da allenatore, poi, ho vissuto ogni tipo di sensazione. A volte ero favorito, altre no. Questa volta, tutti i pronostici sono per l'Irlanda. Noi, però, non abbiamo voluto parlare di risultato, ma cercheremo di andare in campo per fare la nostra partita con tutte le nostre forze, e quando arriveranno, e sicuramente arriveranno, i momenti difficili, essere ancora in grado di continuare a restare in partita e tornare a fare quello che abbiamo deciso. Sappiamo che giocheremo contro una squadra in grande fiducia, ma cercheremo di essere mentalmente pronti a tutti gli scenari possibili".
Scelte differenti tra regia ed attacco, con Tommaso Allan protagonista sabato scorso che partirà dalla panchina, mentre saranno titolari Ange Capuozzo e Stephen Varney.
"Stephen non si era allenato con noi la prima settimana, però giocando contro il Paese dove gioca credo fosse importante averlo con noi per permettergli di dimostrare qualcosa. Ma come titolare avevo preferito Alessandro Garbisi perché come trequarti c'erano molti giocatori di Treviso, con cui gioca, e il fratello all'apertura, quindi ho pensato che non avendo ancora troppi meccanismi e non essendoci allenati tanto assieme, fosse importante ripartire dalle cose certe. Con loro sono stato subito chiaro anche per questa partita. Il livello è simile e c'è buona concorrenza, quindi proviamo Varney che è stato titolare nel ruolo negli ultimi anni. Poi anche contro la Francia probabilmente ripartiremo da un discorso simile e lo stesso Page-Relo dovrebbe essere nei ventitre contro la sua nazione d'origine.
Per Allan è diverso. Volevamo ripartire dalla scelta iniziale contro l'Inghilterra, con Capuozzo (poi uscito dalla formazione causa gastroenterite, ndr) all'ala, ma Tommaso non si quasi mai allenato in settimana e non è riuscito a fare contatto a causa di un colpo subito alla spalla nell'ultima partita. Ieri, però, ha detto di stare meglio e avere sensazioni positive, per questo abbiamo deciso di portarlo in panchina per averlo a disposizione nella parte finale".
Panchina che si pensava potesse avere uno schieramento 6-2 per sopperire alla fisicità irlandese e invece sarà 5-3.
"In settimana abbiamo analizzato tutto. Prima i giocatori a disposizione, poi purtroppo gli infortuni, il tipo di partita che immaginiamo di poter giocare domenica e i loro punti di forza. Abbiamo cercato di avere il più possibile continuità. Non avendo avuto una preparazione lunga, non possiamo cambiare troppi giocatori, ma cercare chi adesso dà qualche punto di riferimento. Il piano dopo la partita con l'Inghilterra era di non fare troppi cambi, ma purtroppo abbiamo perso dei giocatori importanti come Negri, Lorenzo Cannone, Iachizzi e questo aprirà delle possibilità per altre opzioni e sarà anche un'opportunità e una sfida per certi giocatori. Sempre sabato scorso, abbiamo avuto tanta intensità in attacco e dietro ci sono stati giocatori, come ad esempio Ioane, Pani e Menoncello, che hanno corso tanto e così abbiamo pensato di avere un maggior equilibrio e di provare a scegliere i ventitre che ritenevamo potessero dare di più".
Quella con l'Irlanda sarà una partita diversa rispetto alla prima giornata.
"Sabato ci sono stati molti spunti positivi, performance e carattere sono stati di buon livello, siamo fieri, ma non soddisfatti e nessuno era davvero contento. Ci siamo concentrati soprattutto su di noi in settimana, sappiamo che appunto l'Irlanda è un'altra squadra, diversa dall'Inghilterra. Calciano con percentuali del 75-80% o in touche o lunghi e soltanto attorno al 18% per il recupero, quasi il contrario dell'Inghilterra, quindi sarà un altro gioco. Preferiscono vincere la posizione, giocare con lunghe sequenze e usano bene l'enorme qualità che hanno in squadra, soprattutto con avanti dotati di grandi skills e tecnica individuale notevole. Ci siamo preparati per poter esprimere il nostro rugby, cercando di avere il pallone e per questo abbiamo lavorato soprattutto sulla ricezione aerea, sulla conquista, punti di difficoltà di sabato scorso, e in dettaglio sulla difesa, soprattutto sulla larghezza. Abbiamo avuto troppi uomini nei punti d'incontro e c'è mancata pressione, cosa che non possiamo permetterci contro l'Irlanda perché così consentiremmo loro di mettere in movimento il loro gioco. Il focus è stato, quindi, molto sull'organizzazione attorno alle ruck e sulla velocità di salita difensiva".
Cambi forzati e modifiche di peso in terza linea, dove comunque chi giocherà sta facendo bene con la maglia biancoverde di Treviso.
"Intanto vorrei rivolgere alcune parole anche a Riccardo Favretto, che si è allenato bene, può giocare numero 8 ed è un'opzione in touche e pertanto è stato molto vicino ad entrare in formazione. Abbiamo scelto questa terza linea pensado a diverse variabili. Lamaro ha raggiunto un livello di esperienza e conoscenza di quello che vogliamo fare, ha fiducia e consapevolezza di quello che può dare alla squadra e per questo per lui non dovrebbe esserci grande differenza nel giocare 8. Zuliani non era partito titolare la settimana scorsa perché non ha tanto minutaggio ed è da poco rientrato da un infortunio. Apporterà fisicità e capacità con e senza pallone di essere dominante come ball carrier, oltre alla possibilità di rallentare il gioco irlandese in ruck. Per Izekor è un'opportunità che magari arriva presto per lui, che ha solo una presenza, ma in allenamento è andato bene, è una grande sfida e dovrà provare a mettere tutta la sua energia al servizio della squadra per rimanere nell'organizzazione sapendo ciò che deve fare. Abbiamo il 100% di fiducia in lui. Infine, sarà una bella opportunità anche poter vedere Ross Vintcent, che ha impressionato tutti per le sue capacità e carattere".
Proprio un giocatore di terza linea, Alessandro Izekor, al debutto da titolare dopo l'esordio assoluto della scorsa settimana allo stadio Olimpico di Roma contro l'Inghilterra, ha espresso il suo parere:
"Il focus negli allenamenti di questa settimana sono state le fasi statiche, vale a dire mischia e touche, ma anche il nostro gioco generale. Ci siamo concentrati sul nostro attacco, ma anche sui principi difensivi, sul come opporci ad una squadra che gioca molto larga. L'Irlanda è un team solido e cinico e sarà forte in difesa, un fondamentale in cui tendono a sbagliare pochissimo".