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UN CAFFE' CON...NICCOLO' CANNONE

Niccolò Cannone
Andiamo a scoprire gusti e passioni del seconda linea azzurro, ormai punto fermo della nazionale italiana.

Che tipo di caffè preferisci? Normale, classico italiano, amaro senza zucchero.

Cosa guardi al momento in TV? Non guardo molta TV, ma ora mi sto appassionando ad una serie sul football americano che si intitola Ballers.

Chi ti piacerebbe scrivesse un libro sulla tua vita? Roberto Benigni. Mi appassiona molto ed è un grandissimo cervello.

Quale canzone potrebbe diventare la colonna sonora della tua carriera? Per averti di Adriano Celentano. Mi piace un sacco, la ascolto molto.

Chi è il tuo migliore amico nel rugby? Mio fratello e Gianmarco Lucchesi.

Sei un appassionato di videogiochi? Si, anche se è un po' che non ci gioco, ma a fine allenamento o con un po' di tempo libero, non mi dispiace giocare. Soprattutto sparatutto e simili.

Quale posto chiami casa? Toscana, Chianti e Lastra a Signa.

Come descriveresti la tua città natale a qualcuno che non c'è mai stato? Umile, una piccola cittadina, magari poco conosciuta, ma con luoghi molto belli.

Quale è la tua destinazione ideale per una vacanza? Castiglioncello. Amo molto stare nelle mie zone.

Se potessi tornare indietro nel tempo a qualsiasi periodo storico, a quando ti piacerebbe tornare? Al Rinascimento a Firenze.

Se volessi essere ricordato per una qualsiasi cosa, quale potrebbe essere? L'atleta fiorentino, assieme a mio fratello, che faceva parte dell'Italia più forte della storia.

Quale è la cosa più dura dell'essere un giocatore professionista di rugby? Il dover rinunciare a diverse cose della vita normale.

E quale è l'aspetto migliore del tuo lavoro? La soddisfazione a livello personale e di squadra.

Quale compagno di squadra potrebbe essere l'ideale per un viaggio zaino in spalla? Gianmarco Lucchesi: siamo molto simili e ci piacciono le stesse cose, così non litighiamo troppo.