Resoconto della partita

VAN DER MERWE SHOW

van der merwe second try
La tripletta personale dell'ala guida la Scozia al successo 30-21 contro l'Inghilterra. La Calcutta Cup rimane ad Edimburgo per il quarto anno di fila.

Consueta atmosfera eccezionale a Murrayfield per la sfida che oppone le due storiche rivali, in quella che è la partita più antica nel panorama del rugby mondiale.

Parte forte la squadra ospite che dopo 5' è già in meta in prima fase.

Mischia, 8-9 tra Ben Earl e Danny Care, palla mossa dietro alla schiena su George Ford, inserimento sull'altro lato di Elliot Daly che fissa e apre il corridoio giusto a George Furbank.

L'estremo di Northampton, al rientro in nazionale da titolare, fa capire subito perché Steve Borthwick l'abbia preferito al pur molto positivo nelle prime due giornate Freddie Steward per questo incontro.

Ford trasforma e ammutolisce l'impianto della capitale per lo 0-7.

Il mediano di apertura di Sale aumenta, poi, ulteriormente il divario dalla piazzola al 15', dimostrando ancora una volta tutto il cinismo del XV della rosa.

La Scozia sembra contratta, ma alla prima occasione risponde subito agli avversari.

Mischia a centrocampo, ovale immediatamente allargato per Sione Tuipulotu, posizionato come primo ricevitore, che impegna due avversari e libera per il break il compagno di reparto Huw Jones.

Placcato, il numero 13 ricicla da terra per l'accorrente Duhan van der Merwe che finta il passaggio disorientando Daly e marca la sua terza meta del torneo, dopo le due contro il Galles ed essere rimasto a secco contro la Francia.

Finn Russell trasforma da posizione quasi impossibile per riavvicinare ulteriormente gli uomini in blu.

Di doppietta in doppietta per il sudafricano, che alla mezz'ora sfrutta al meglio un pallone di recupero, di nuovo dalla metà campo scozzese.

Ford apre non nel migliore dei modi verso Furbank, che non riesce a controllare palla, Jones la recupera e serve in tuffo il compagno.

Il talento di Edinburgh deborda su Earl e innesca la sua velocità, resistendo di potenza al tentativo di placcaggio di Henry Slade e tuffandosi all'angolo per il sorpasso scozzese.

Venticinquesima marcatura per Duhan van der Merwe su 37 caps internazionali con la Scozia.

Russell trasforma ancora e aggiunge poco dopo ulteriori tre punti, ma Ford risponde al pari ruolo avversario con un drop centrale da circa trentacinque metri che va in mezzo ai pali e porta le squadre al riposo sul 17-13.

Ad inizio secondo tempo, perdita importante per i padroni di casa, che vedono lasciare il campo Tuipulotu, sostituito dal figlio d'arte Cameron Redpath.

Non cambia granché, comunque, nell'economia del gioco degli uomini di Gregor Townsend e, anzi, è lo stesso Redpath che al 45' finta e si infila nella difesa albionica.

Palla mossa e Russell con un calcio passaggio calibrato al millimetro trova di nuovo in posizione perfetta van der Merwe per la tripletta personale che lo catapulta in cima alla classifica dei metaman del torneo.

Ford prova ad accorciare, ma il XV del cardo rimane comunque sopra break e allunga ulteriormente prima dell'ora di gioco con un piazzato di capitan Russell e si entra così nell'ultimo quarto con il tabellone che segna il punteggio di 27-16.

Stessa decisione che la Scozia prende nuovamente al 65' per andare a doppia distanza di sicurezza, dopo il tenuto evidenziato dal pilone subentrato Elliot Millar-Mills, contro la sua nazione di nascita.

L'Inghilterra prova a riaprirla con una difesa scozzese troppo morbida da parte di Redpath che appena 1' dopo consente a Immanuel Feyi-Waboso di trovare la sua prima meta in maglia bianca su passaggio di Ben Spencer.

Fin Smith sulla trasformazione centra il palo sinistro non riuscendo ad aggiungere gli ulteriori due punti.

Nel finale, il Player of the Match Duhan van der Merwe lascia il campo per un cartellino giallo, ma gli ultimi assalti non sortiscono effetti, vince la Scozia 30-21, sorpassando l'Inghilterra in classifica al secondo posto e conquistando per il quarto anno consecutivo la Calcutta Cup.