La partita tra Irlanda e Galles, terza giornata del torneo Guinness Sei Nazioni, all'Aviva Stadium di Dublino inizia con tutti i favori del pronostico per i padroni di casa, unici alla vigilia ancora a punteggio pieno nell'edizione 2024 della manifestazione.
Una sfida destinata ad entrare anche nella storia del rugby italiano, per la prima apparizione ufficiale nella kermesse di un arbitro del Bel Paese, il bresciano Andrea Piardi.
Il primo tempo è un completo dominio per Peter O'Mahony e compagni che muovono il punteggio al 7' dalla piazzola da 42 metri con un precisissimo Jack Crowley.
Dopo diverse folate offensive, l'Irlanda arriva alla meta al 21'. Mischia dominante che gira l'introduzione gallese e conquista il calcio di punizione sfruttato andando in touche a circa una decina di metri dalla linea avversaria.
Dan Sheehan lancia, Tadhg Beirne conquista e porta giù l'ovale, mettendo in movimento un inarrestabile drive che porta nuovamente Sheehan a trovare la nona soddisfazione personale su ventiquattro presenze in nazionale.
Il Galles inizia a perdere i riferimenti e da quel momento è quasi solo Irlanda in campo.
Al 32' arriva la seconda marcatura pesante, tanto per cambiare di nuovo con un altro "solito noto", l'ala di origini neozelandesi James Lowe.
Touche e maul ai cinque metri, ma stavolta gli uomini di Andy Farrell non sfondano e non riescono a farlo nemmeno nelle fasi successive con le cariche degli avanti.
Palla sventagliata da una parte all'altra, fin quando la difesa dei dragoni non cede, aprendo lo spazio a Jack Crowley per mettere in movimento Calvin Nash, inserito dal lato opposto del campo, che fissa e serve con un offload in gancio stile pallacanestro il suo omologo che deve solo schiacciare in bandierina.
I quaranta minuti, con l'aggiunta della trasformazione di Crowley, terminano pertanto sul 17-0.
Il Galles riparte nel migliore dei modi nella ripresa ottenendo una meta di punizione dopo tre minuti con una maul che manda dentro quasi tutta la squadra.
Il grounding non è evidente nemmeno dopo il consulto al TMO, ma viene ravvisato un fallo di Tadhg Beirne che impedisce la marcatura, concedendo i sette punti ed il conseguente cartellino giallo per il seconda linea di Munster.
Quasi incredibile quello che succede negli 8' successivi. Si gioca costantemente senza interruzioni e fiato da una parte all'altra e con due team che si equivalgono e confrontano a viso aperto, ma senza trovare lo spiraglio adatto.
Prevale leggermente la formazione ospite che, con un paio di calci di punizione, riesce a portarsi nuovamente ai cinque metri arrivando vicina alla seconda marcatura, ma venendo respinta dall'Irlanda che recupera palla grazie al rientrato Beirne, che si fa subito perdonare l'ingenuità precedente.
Con le squadre in debito d'ossigeno, arriva il momento delle sostituzioni, con gli esordi di Oli Jager per l'Irlanda e di Mackenzie Martin nel Galles.
E' un'Irlanda stranamente deficitaria in rimessa laterale, ma che riesce tuttavia a sfruttare lo stesso le altre armi a disposizione, su tutte le straordinarie mani dei trequarti.
Robbie Henshaw va all'interno su James Lowe, che a sua volta ricicla su Jamison Gibson-Park che arriva vicino. Ruck, due passaggi frustati verso Nash, fermato a sua volta. Capovolgimento di fronte, Crowley allarga e Bundee Aki sfonda, schiacciando sotto ai pali.
Sembra tutto in ordine per la terza meta verde, ma l'azione viene rivista al video e annullata per un passaggio in avanti sulla trasmissione verso l'ala. Si riparte con una mischia gallese e dopo un'ora di gioco il risultato rimane sul 17-7.
Al 67' il multifase dei trifogli guadagna un calcio di punizione spedito verso la rimessa laterale ai cinque metri.
Touche conquistata, ma maul che non trova la breccia. Gibson-Park apre per Aki (Player of the Match) che impatta, nuova carica del subentrato Jack Conan e al terzo tentativo si apre il Mar Rosso per Ciaran Frawley, che può così bagnare con l'affermazione personale la sua prima da titolare in nazionale.
Nel finale, l'orgoglio gallese produce una lunga sequenza in attacco con ripetute situazioni di vantaggio per infrazioni irlandesi che portano, poi, al cartellino giallo per James Ryan.
Gli uomini di Warren Gatland ci provano con le unghie e con i denti, ma Aaron Wainwright viene tenuto alto da una monumentale difesa.
L'Irlanda, nonostante l'inferiorità numerica, ribalta il campo e dopo sedici fasi dimostra tutto il suo valore trovando anche la meta che vale il punto di bonus con Tadhg Beirne. Crowley trasforma per il definitivo 31-7.
Terza vittoria consecutiva e 15 punti in classifica per i campioni in carica, sempre più lanciati verso il bis.