Italy v Ireland - Six Nations Rugby - 15 March 2025

Italy_Stadio_Olympico
Stadio OlimpicoRome
TERMINATA
ArbitroLuke Pearce
1°T10-12
ITA
ITA
17
vs
IRE
IRE
22
1°T10-12
0
Metri guadagnati
0
0
Turnover vinti
0
0
Placcaggi eseguiti
0

Highlights

Loading...
10:00

MOMENTI SALIENTI | ITALIA v IRLANDA | 2025 GUINNESS M6N

Momenti salienti del turno finale del Sei Nazioni Guinness maschile 2025, tra Italia e Irlanda.

Condividi
Resoconto della partita

A TESTA ALTA

Una coriacea Italia, nonostante una lunga inferiorità numerica, resiste a Roma all'Irlanda campione in carica che s'impone 17-22 nell'ultima giornata del Guinness Sei Nazioni 2025

I primi dieci minuti vedono una battaglia ruvida con possesso e territorio prevalente da parte italiana, ma i placcaggi irlandesi sono solidi e non nascono particolari occasioni offensive, se non un contrattacco degli Azzurri originato da un pallone intercettato da Danilo Fischetti su passaggio no look di Jamison Gibson-Park, con il capitano delle Zebre Parma che poi calcia in profondità mettendo in movimento Ange Capuozzo. Robbie Henshaw arriva, però, prima del folletto di Grenoble e riesce ad annullare.

L'Italia sembra essere pienamente in palla nella parte iniziale del match e sull'azione successiva va, infatti, in meta. Juan Ignacio Brex, leader di giornata al posto di Michele Lamaro, si ricongiunge con il compagno di reparto Tommaso Menoncello.

Il miglior giocatore del Sei Nazioni 2024 sfugge al placcaggio guadagnando qualche metro e serve l'offload a Paolo Garbisi, che con un calcetto mancino morbido trova all'ala Monty Ioane per la marcatura in bandierina.

Nonostante la posizione non certo agevole, Tommaso Allan si conferma in un buon momento al tee centrando anche i punti supplementari della trasformazione per il 7-0.

Poco dopo, Menoncello si rende di nuovo protagonista con un break centrale che scava il solco nella difesa irish prima di riciclare di nuovo su Brex all'interno dei ventidue, ma l'azione sfuma con un in avanti e successivo fuorigioco dei giocatori in maglia blu.

L'Italia perde verso la fine del quarto Dino Lamb, uscito per infortunio e sostituito da Niccolò Cannone.

La reazione irlandese arriva proprio al 20'. La maul nata da una touche è avanzante, poi viene arrestata e gli ospiti si affidano alle penetrazioni ravvicinate degli avanti. L'arbitro Luke Pearce concede la meta a Finlay Bealham, ma prima della trasformazione va a rivedere l'immagine al video, annullando la marcatura per il doppio movimento nel grounding del pilone del Connacht.

L'Irlanda rimane comunque nel cuore dei ventidue italiani, potendo sfruttare il vantaggio per un fallo precedente. I pick and go non bastano, arriva tuttavia un in avanti con conseguente mischia, da cui gli uomini di Simon Easterby fanno uscire velocemente l'ovale; 9-10 tra Gibson-Park e Jack Crowley - per la prima volta preferito a Sam Prendergast nel Championship 2025 -, il quale a sua volta favorisce l'inserimento da dietro dell'estremo Hugo Keenan, per la marcatura che, con il calcio successivo dello stesso Crowley, riequilibra il match sul 7-7.

Momento surreale alla mezz'ora, quando escono in contemporanea Sebastian Negri e Lorenzo Cannone, lasciando il posto a Ross Vintcent e Lamaro, con tre cambi forzati in appena trenta minuti e una terza linea completamente reinventata.

Al 33' Allan con un calcio dalla distanza rimette avanti i suoi, ma l'Italia nel finale perde per dieci minuti un frustrato Lamaro (cartellino giallo per un'azione di disturbo su Gibson-Park che fa cadere palla al mediano di mischia di origini neozelandesi) e subisce con Dan Sheehan - avanti con il maggior numero di mete di sempre al Sei Nazioni - la marcatura del sorpasso che manda le squadre al riposo sul 10-12.

Ad inizio ripresa è l'Irlanda a rendersi pericolosa con il buco di Mack Hansen che va per il sostegno interno di Garry Ringrose. L'attacco sfuma con il passaggio sbagliato per Sheehan, ma porta comunque all'ennesimo cambio italiano, con l'uscita di Martin Page-Relo, infortunatosi nel tentativo di recupero sull'ala di nascita australiana, e l'ingresso di Stephen Varney.

Subito dopo, Caelan Doris e compagni vanno vicini alla marcatura all'angolo con James Ryan e James Lowe. L'Italia si salva solo momentaneamente, poiché si torna su un vantaggio per fuorigioco che il XV del trifoglio decide di mandare in touche, innescando la maul che consente la doppietta a Sheehan, co-miglior marcatore di mete dello scorso torneo. Crowley, così come in occasione della prima del tallonatore, fallisce la trasformazione lasciando il punteggio sul 10-17.

Sul calcio di ripartenza, a pochi secondi dal rientro di Lamaro, l'Italia rimane ancora in inferiorità numerica per un placcaggio alto di Vintcent sul ricevitore Keenan, che più tardi verrà revisionato al bunker e innalzato a cartellino rosso, lasciando l'Italia con un uomo in meno per venti minuti e senza ulteriori terze linee di ricambio.

Nell'Irlanda, al 52' entra Peter O'Mahony, al passo d'addio (così come il mediano Conor Murray, a sua volta entrato dalla panchina al 68') al rugby internazionale e al suo ultimo test match, che rileva Josh van der Flier e viene accolto dal boato dei quasi trenta mila tifosi giunti da Dublino e non solo.

Il tutto appena due minuti prima di quella che sembra un'altra potenziale doppietta, quella dell'estremo Keenan, dopo una serie di attacchi che assorbono gli Azzurri e portano alla superiorità numerica, sfruttata da Crowley con finta e passaggio per il numero 15, ma il TMO fa annullare per la seconda volta una meta all'Irlanda per un precedente tocco in avanti di Doris.

Il punto di bonus arriva, comunque, al 58' con un calcio all'ala di Gibson-Park che Hansen tiene in campo in maniera acrobatica, rimettendo al volo palla all'interno per Sheehan, che fa tris e consolida la sua performance da Guinness Player of the Match.

Dagli spalti dello Stadio Olimpico si alza il coro di Fields of Athenry, però è l'Italia a trovare la sua seconda meta, con un guizzo di Capuozzo che sfugge sulla destra, calcia a seguire ed è fortunato nel rimbalzo che fa mancare l'ovale ad Hansen e favorisce, invece, l'arrivo di Varney. Allan trasforma e i padroni di casa tornano sotto break sul 17-22.

Entrati nei minuti conclusivi, l'Irlanda va di nuovo vicina a marcare con Keenan, ma l'azione viene annullata dalla bandierina alzata dall'assistente arbitrale che vede un piede in touche di Lowe, che lascia tuttavia più di qualche dubbio.

Leonardo Marin sogna per un attimo l'azione decisiva alla sua prima presenza nel torneo di quest'anno ad appena due giri di lancette dal fischio finale, ma l'Irlanda recupera e il punteggio non cambia più, con gli Azzurri che perdono anche Giacomo Nicotera per un brutto fallo a terra.

Un'Italia encomiabile, che pecca in disciplina e forse avrebbe meritato maggior gloria, conquista un punto di bonus difensivo, però non riesce a sconfiggere per la seconda volta nella storia del Sei Nazioni un'Irlanda nervosa e tutt'altro che brillante, che si riprende momentaneamente la prima posizione in classifica.