Finisce 17-13 l'esordio contro la Scozia davanti al pubblico amico dello stadio Sergio Lanfranchi di Parma nelle Women's Summer Series per l'Italia under 20 di Diego Saccà.
C'è molto delle campionesse d'Italia del Villorba in questo successo, con la meta iniziale dopo 4' di Vittoria Zanette, schierata da pilone destro ed abile a trovare il varco giusto da una maul nata dopo una rimessa laterale in attacco all'interno dei ventidue scozzesi.
La Scozia rispondeva poco dopo dalla piazzola con Macrae e approfittava dopo il primo quarto di gara di un mal posizionamento difensivo delle padrone di casa per trovare con Flynn lo spazio sull'out di sinistra e portarsi avanti sul 7-10.
La girandola di cambi premiava, tuttavia, per un attimo le Azzurrine che con una bella giocata al largo delle trequarti riuscivano a trovare il varco giusto grazie alla finta e all'inserimento fino a schiacciare sulla linea del centro Aregash Pellizzon.
La giocatrice trevigiana delle Red Panthers, appena subentrata, riusciva così a rimettere avanti le compagne, senza riuscire stavolta a trovare con Martina Busana (altra atleta in forza alle Ricce del Villorba) i punti extra della trasformazione e lasciando così la porta aperta al nuovo controsorpasso scozzese, che non si faceva troppo attendere ed arrivava proprio sul finire di una prima combattutissima frazione di gioco.
Di nuovo il piede caldo di Macrae da posizione siderale anche se centrale a garantire il vantaggio ospite al riposo sul punteggio di 12-13.
Nella ripresa, subentravano tensione ma soprattutto tanta stanchezza da entrambe le parti, con ritmi che calavano e non consentivano alle ragazze di esprimersi al meglio, anche per le alte temperature e la forte umidità in terra ducale.
Si giocava a folate e alla fine, ad essere premiata era di nuovo l'Italia e ancora con una giocatrice entrata dalla panchina, nei tanti cambi previsti da regolamento.
La terza linea Greta Copat, titolare nella finale di fine maggio a Casale sul Sile, provincia di Treviso, tra le "sue" gialloblu ed il Valsugana, era la più caparbia nel trovare la meta del sorpasso definitivo, in una continua altalena di punteggio ed emozioni, sul 17-13 per l'Italia.
Tutto finito e risultato definitivamente acquisito? Macchè. C'era tempo ancora per un ultimo brivido.
La Scozia si insediava nei ventidue italiani, con Silvia Fent e compagne brave a resistere fino a forzare un passaggio in avanti, ma non altrettanto a mantenere il possesso poi.
Nuovo turnover scozzese, contrattacco, intercetto di Busana che provava a volare in meta, ma le gambe non reggevano dopo quasi ottanta minuti di fatica e sforzi incessanti.
Altro recupero delle highlanders, calcio in profondità, Pellizzon provava a recuperare al volo, ma la palla sfuggiva all'indietro, lanciando la volata di Sky Phimister, che si avventava come un avvoltoio e con una serie di calcetti a seguire portava avanti l'ovale, fino all'ultimo tentativo leggermente troppo lungo, che vedeva la palla terminare al rallentatore la sua corsa oltre la linea di pallone morto.
Fischio finale ed enorme sospiro di sollievo per l'Italia che inizia l'avventura nelle Women's Summer Series confermando il successo dello scorso anno a L'Aquila, nell'attesa di verificare il tutto tra cinque giorni contro l'Irlanda.