Presentato a Treviso nella sede municipale di Palazzo Rinaldi, il Sei Nazioni 2024 della nazionale under 20 italiana.
Il capoluogo della Marca sarà per il terzo anno consecutivo la casa degli Azzurrini che giocheranno i propri incontri interni allo Stadio Monigo.
Collegato da Roma per improrogabili impegni legati al Guinness Sei Nazioni, non è voluto mancare il presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti, entusiasta per i recenti successi contro la Francia e della selezione italiana U23 contro i pari età irlandesi (IRFU Combined Academies).
“Il Sei Nazioni Under 20 ha, per molti aspetti, un’importanza addirittura superiore a quello giocato dalle Nazionali Maggiori - ha commentato il numero uno FIR -. Questo staff e questi atleti sanno cosa devono fare, e sanno benissimo quanto difficile sia un torneo di questo livello. Siamo davvero carichi di aspettative, consapevoli della complessità di una competizione come questa, ma anche dei valori tecnici e umani che la nostra under 20 sa esprimere ormai da anni con continuità”.
Obiettivo confermare il livello competitivo della squadra e, se possibile, puntare a fare ancora meglio di quanto visto nel torneo l’anno scorso, chiuso con il miglior risultato di sempre con il terzo posto finale a quota 15 punti dietro Irlanda e Francia.
“Sarà dura, come sempre, ma questo gruppo ha valori importanti, lo abbiamo verificato nei mesi di avvicinamento, lavorando con più di 40 giocatori, per selezionare i 29 che partono ora per questi primi due turni con Inghilterra e Irlanda - le parole del commissario tecnico Massimo Brunello -. Un inizio davvero duro, ma noi sappiamo dove vogliamo andare, e a partire da sabato, quando inizia il raduno, il focus sarà totalmente indirizzato all’esordio con gli inglesi, davanti al nostro pubblico, dove cercheremo di dare come sempre il 110%".
A raccontare gli aspetti meno visibili di un impegno come il Sei Nazioni ci ha pensato Andrea Saccà, confermato nel ruolo di team manager per il secondo anno consecutivo e perno di uno staff affiatatissimo. “Il Sei Nazioni si gioca tra febbraio e marzo, ma in realtà parte molto prima, nel nostro caso ad ottobre, con una serie di mini raduni continui prima dei test di dicembre e gennaio con Irlanda e Francia. Poi c’è la parte organizzativa, con le trasferte a Cork, Béziers e Cardiff, oltre a tutte le attività da coordinare. È una grande avventura umana e professionale, complicata, certo, ma è davvero un privilegio farne parte”.
In chiusura i due momenti più attesi: la lettura dei ventinove giocatori selezionati e la nomina del Capitano: a Giovanni Quattrini succede per il 2024 Jacopo Botturi, numero 8 di origine bresciana in forza al Petrarca Padova.
L'Italia esordirà il 2 febbraio in casa contro l'Inghilterra, poi il 9 contro l'Irlanda e il 23 contro la Francia. Ritorno a Monigo l'8 marzo contro la Scozia e chiusura il 15 in Galles.
CONVOCATI ITALIA PER IL SEI NAZIONI U20 2024
Davide Ascari (Rugby Colorno)
Mirko Belloni (Verona Rugby)
Luca Bellucci (Rugby Roma Olimpic Club)
Pietro Bettini (Rugby Parabiago)
Francesco Bini (Rugby Rovigo Delta)
Jacopo Botturi (Petrarca Padova)
Nicola Bozzo (USA Perpignan)
Lorenzo Casilio (Rugby Vicenza)
Olmo D'Alessandro (Biarritz Olympique)
Patrick B. De Villiers (Rugby Noceto)
Lorenzo Elettri (Rugby Rovigo Delta)
Ferdinando Fusari (Rugby Roma Olimpic Club)
Marcos F. Gallorini (Mogliano Veneto Rugby)
Nicholas Gasperini (Rugby Viadana)
Piero Gritti (AS Montferrandaise)
Francesco Imberti (Cus Torino)
Mattia Jimenez (Petrarca Padova)
Mattia Midena (Rugby Paese)
Giacomo Milano (Unione Rugby Capitolina)
Samuele Mirenzi (VII Rugby Torino)
Vittorio Padoan (Rugby Casale)
Sergio Pelliccioli (Rugby Lyons)
Federico D. Pisani (Verona Rugby)
Martino Pucciariello (Cus Milano Rugby)
Tommaso Redondi (Verona Rugby)
Marco Scalabrin (Rugby Vicenza)
Valerio Siciliano (CA Briviste Correze)
Federico Zanandrea (Mogliano Veneto Rugby)
Cesare Zucconi (Cavalieri Union R. Prato Sesto)