Sul terreno del St. Mary’s College gli Azzurrini sono protagonisti di un ottimo match, con un primo tempo giocato prevalentemente nel proprio territorio ed un inizio di secondo decisamente arrembante, con due mete in sequenza che introducevano l’ultimo quarto di gara con gli italiani in vantaggio e vicinissimi ad una nuova segnatura in almeno due occasioni limpide, sfumate per una errata gestione del possesso.
L’Irlanda riusciva così a risalire la china, tornando a guadagnare terreno in attacco e sfruttando un paio di incertezze difensive per andare a marcare le tre mete che nel giro di dieci minuti – dal 63’ al 73’ – fissavano lo score sul definitivo 36-19, non propriamente coerente con i contenuti della gara nel suo complesso.
Le mete dell'Italia sono state marcate da Todaro nel primo tempo, chiuso sul punteggio di 17-7 con la trasformazione ad opera di Fasti; Faissal (nuovamente trasformata da Fasti) e Pietramala nella ripresa, portando il parziale all'ora di gioco sul 17-19, prima delle marcature dei padroni di casa sopracitate.
“Siamo soddisfatti da un lato, rammaricati dall’altro - l’analisi a caldo del capo allenatore Roberto Santamaria -. Considerando l’intera settimana di lavoro, gli obiettivi tecnici che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti, chiaramente fornendo anche indicazioni utili sui punti che necessitano di uno sviluppo maggiore.
Pensando alla partita, per quanto giocata con regole adattate, si è trattato di un bel test rugbistico, 80' veri, giocati da entrambe le squadre a viso aperto, con ragazzi che hanno dimostrato capacità e ambizione consone al livello competitivo che li spetta a partire da febbraio.
Peccato davvero per come abbiamo sprecato un paio di chance pulite dopo che eravamo andati in vantaggio, e ancor più per come in 10' di blackout non siamo stati capaci di restare agganciati al punteggio e agli avversari.
Faremo certamente tesoro anche di questo, naturalmente, ma è chiaro che man mano che crescerà l’amalgama in campo, fasi come queste saranno tenute più facilmente sotto controllo.
Rientriamo in Italia consapevoli che la nostra è una squadra, in costruzione ma una squadra, e al prossimo raduno di inizio gennaio tutti faremo un ulteriore passo in avanti verso l’impegno del Sei Nazioni”.
Il rientro in Italia è fissato nella mattinata di domenica, prossimo raduno a Treviso dal 7 al 15 gennaio, poi tutto pronto per il via ufficiale del Sei Nazioni, a partire dalla trasferta in Scozia all'Hive Stadium di Edimburgo venerdì 31 gennaio.