Partite Francia U20 45 vs Scozia U20 40 - 14/03/2025 - U6N20

Stade Jean Bouin
Stade Jean BouinParis
TERMINATA
ArbitroLex Weiner
1°T33-22
FRA
FRA
45
vs
SCO
SCO
40
1°T33-22
0
Metri guadagnati
0
0
Turnover vinti
0
0
Placcaggi eseguiti
0

Highlights

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14:15

MOMENTI SALIENTI | FRANCIA v SCOZIA | 2025 U6N20

Momenti salienti del turno finale del U6N20 2025, tra Francia e Scozia.

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Resoconto della partita

U20: FRANCIA-SCOZIA 45-40

Partita spettacolare a Parigi, dove la vittoria finale sorride in tutti i sensi alla Francia che, approfittando dello scivolone inglese a Cardiff, conquista il titolo nel Sei Nazioni under 20 2025

Francia U20 - Scozia U20, Stade Jean Bouin, Parigi

Francia U20 45 (33)

Mete: Daunivucu, Akrab, Tilloles, Cowie, Echegaray (2), Cotarmanac'h

Trasformazioni: Cotarmanac'h

Calci piazzati: -

Scozia U20 40 (22)

Mete: Brown, Watson, Blyth-Laffery, Van Wyk, Douglas

Trasformazioni: Urwin (2), Brown

Calci piazzati: Urwin (2)

Drop: Urwin

Player of the Match: Jon Echegaray (Francia)

L’esito della partita non si giocava solo sul campo dello Stade Jean-Bouin a Parigi, ma anche a Cardiff, dove l’Inghilterra, campione del mondo e detentrice del titolo, aveva le carte in mano per realizzare il Grande Slam. La Francia doveva solo vincere e sperare in una caduta dell’Inghilterra. Ed è proprio quello che è successo, con un incredibile ribaltamento di situazione a Cardiff, con un punteggio che nessuno avrebbe immaginato.

Non bisognava arrivare in ritardo nell'impianto dello Stade Francais, perché la prima meta veniva segnata esattamente al 48° secondo. Dopo il recupero da una touche scozzese, Jon Echegaray trovava il varco, passava a Xan Mousques, che restituiva all’interno al suo compagno basco prima di servire infine Simeli Daunivucu, che concludeva sotto i pali. Già dal primo minuto – e mentre il Galles pareggiava a distanza contro l’Inghilterra (13-13, 38’) sul proprio terreno – la Francia conduceva 7-0.

Ma gli scozzesi rispondevano con una meta di Jack Brown nell’angolo sinistro (7-7, 6’). La meta veniva convalidata nonostante un placcaggio pericoloso segnalato poco prima da Antoine Chalus-Cercy, che rimediava un cartellino giallo alla sua prima convocazione.

I Bleuets non sembravano intimoriti e non mostravano alcuna debolezza. Mischia dominante, touche vinta, e gli avanti a spingere fino alla meta del tallonatore Lyam Akrab, che diventava contemporaneamente il miglior marcatore di questa edizione del Sei Nazioni under 20 (14-7, 12’). Con sei mete (frutto di tre doppiette), fino a quel momento condivideva il record con Alex Kendellen (Irlanda, 2021), Arthur Relton (Inghilterra, 2021) e Joe Marchant (Inghilterra, 2015). Con sette mete, Akrab batteva il record stabilito dal 2012.

Mentre Chalus-Cercy rientrava in campo, la Scozia accorciava le distanze con un calcio piazzato di Matthew Urwin (14-10, 17’). Dopo una potente maul guidata da Akrab, il tallonatore serviva Baptiste Tilloles, che schiacciava l’ovale (19-10, 19’). Tre minuti più tardi, il trequarti centro Oliver Cowie, impressionante nella sua capacità di rimanere in piedi nonostante la pressione dei difensori, conquistava il bonus (26-10, 22’). Nello stesso momento, a Cardiff, subito dopo l’intervallo, il Galles conduceva 20-13 contro l’Inghilterra. Virtualmente, in quel momento, la Francia vinceva il Sei Nazioni under 20.

Ma gli scozzesi non si arrendevano e aggiungevano altri cinque punti grazie a Fergus Watson (26-15, 26’). Superata la mezz’ora di gioco, Jon Echegaray riusciva a sfondare la difesa per segnare (33-15, 33’) e Ollie Blyth-Lafferty accorciava nuovamente le distanze poco prima della pausa (33-22, 36’).

Mentre a Cardiff l’Inghilterra si trovava sotto di dieci punti a dieci minuti dalla fine (23-13), la Scozia preferiva giocare sul sicuro e ridurre lo svantaggio con un piazzato (33-25, 42’). La connessione Biarritz-Bayonne tornava a funzionare tra Etchegaray e Mousques, felicissimi di ritrovarsi in campo insieme, con una nuova meta dell’ala dell’UBB, non trasformata per scadenza del tempo (38-25, 45’).

Caricati dalla prospettiva di una prima storica vittoria in Francia, gli scozzesi accorciavano ulteriormente con una splendida meta di precisione di Cameron van Wyk (38-30, 53’). Nello stesso momento, l’Inghilterra crollava in Galles (23-13). Ai Bleuets non restava che vincere questa partita, ma la vittoria non era ancora in cassaforte.

La notizia arrivava rapidamente alle orecchie dei francesi, che però dovevano mantenere la concentrazione sul loro incontro. Jean Cotarmanac’h trasformava la propria meta (45-30, 58’). Mentre la Scozia moltiplicava i tentativi, cercando di recuperare ogni pallone possibile e aumentando l’intensità per rovinare la festa, la Francia resisteva.

A dieci minuti dalla fine, la Francia contava 14 falli contro i 6 della Scozia, un vero punto debole, e gli scozzesi cercavano di far scorrere il tempo, fermando il gioco per ogni piccolo infortunio e spezzando il ritmo della partita. L’impressionante seconda linea scozzese Freddy Douglas, già convocato in nazionale, superava quattro difensori per schiacciare in bandierina, riaprendo la partita e dando il via a cinque minuti finali soffocanti (45-37, 74’).

Spinti dal pubblico di Jean-Bouin e guidati da un Antoine Deliance che non mollava niente e contrastava ogni pallone, i Bleuets resistevano nonostante un ultimo drop scozzese e conquistavano una vittoria storica, 45-40.