Cari amici, finalmente lo possiamo dire: il Women’s Six Nations sta per iniziare!
Quanti come me sono emozionati all’idea? Un torneo per la nostra Italia che partirà fortissimo, andando ad incontrare subito la favorita Inghilterra, vice campione del mondo e detentrice del titolo.
Sarà una sfida dura che obbligherà le ragazze ad essere sul pezzo da subito, per arginare le offensive di una delle squadre più forti del mondo e per provare a propria volta a metterle in difficoltà.
Non dimentichiamoci che le nostre ragazze spesso si sono battute alla pari con una squadra di professioniste, anche a discapito di qualche risultato troppo largo per quanto dimostrato sul campo.
Italia che sarà chiamata a mostrare le conferme avute nel corso del WXV, dove è arrivata seconda dietro alla Scozia, solo per differenza punti.
Chiamata, dicevamo, a mostrare la sua crescita nel gioco e nella coesione del gruppo che vede le ragazze più esperte affiancate da giovani di grandi prospettive, tra le quali la ormai conosciuta per abilità tecniche Alyssa D’Incà, ma anche Francesca Granzotto e l’ancor più giovane Alessandra Frangipani, che hanno l’occasione di mostrare ancora di che cosa sono capaci e dare un ulteriore saggio della loro crescita all’interno dei meccanismi di squadra.
Un torneo importantissimo perché in palio c'è anche la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo, che sottolinea quanto sia rilevante fare da subito delle ottime prestazioni, al fine di avere un piazzamento ottimale al termine del torneo.
Maddie Feaunati, Lizzie Hanlon, Vicky Laflin e Sophie Bridger sono pronte per fare il loro debutto nel corso della manifestazione per l’Inghilterra, che vede pure il rientro di altre 3 pedine fondamentali: Zoe Harrison, Emily Scarratt, di ritorno dopo un infortunio e Abbie Ward, neo mamma. Seppur orfane di due importanti giocatrici di esperienza come Sarah Bern e Claudia MacDonald per problemi fisici, l’Inghilterra vorrà riconfermarsi per la sesta volta consecutiva, con un occhio al precedente record, sempre detenuto dal XV della rosa, di 7 vittorie di fila del torneo.
Non si farà di certo trovare impreparata la Francia che va alla ricerca di un titolo che da troppo tempo le manca, con una rosa più che confermata da una vecchia conoscenza del nostro amato rettangolo verde, Gaëlle Mignot co-coach insieme a David Ortiz, già vista nello staff negli anni precedenti, ma che ora rivestirà un ruolo ancor più prestigioso per il suo primo vero test ufficiale.
Cerca riscatto invece l’Irlanda, delusa dallo scorso Sei Nazioni e desiderosa di vedere a che punto è la preparazione generale della squadra dopo la vittoria nel proprio girone del WXV. Con alcuni rientri importanti come Beibhinn Parsons, Eve Higgins e Aoibheann Reilly, reduci dalla storica vittoria a Perth con la nazionale seven e pronte a dare il loro contributo in questa stagione.
Viene da un ottimo WXV, così come da un ultimo positivo Sei Nazioni, la Scozia, alla ricerca di conferme della continuità nel lavoro che sta svolgendo negli ultimi anni, mantenendo molte delle atlete sotto contratto e ampliando la propria rosa con ben 7 debuttanti. Nonostante l’assenza di alcune importanti giocatrici come Konkel, potrà fare affidamento su un gran numero di atlete di esperienza, dal capitano Malcolm, al tallonatore Skeldon fino all’imprevedibile Rollie.
Non sorprendiamoci però se a far parlare di sé sarà il Galles. Dando prova di tutta la propria fisicità, forte di un pacchetto di mischia completo e potente, a partire dal pilone Sisilia Tuipulotu, la squadra gallese vorrà dare seguito a quanto fatto lo scorso anno, con il torneo chiuso al terzo posto.
Tutte queste squadre saranno sostenute da un nuovo main sponsor, Guinness, che si appresta a dare ancora più visibilità ad una kermesse che, per numeri e spettacolarità, sta attirando sempre più persone.
Non sarà l'unica novità, tra l'altro, di una manifestazione che, confermata ancora una volta nella sua finestra personale tra marzo ed aprile, si avvicinerà sempre di più a quelli che sono gli attuali standard ed innovazioni in campo maschile.
Verranno introdotti paradenti e palloni smart per prevenire potenziali concussion, così come i cognomi delle giocatrici che saranno presenti su tutte le maglie e, dal punto di vista arbitrale, l'approdo anche nel torneo femminile del bunker e dello shot clock per chi calcia, in caso di piazzati e trasformazioni.
Non dimentichiamoci, parlando proprio del mondo arbitrale, del nostro "fischietto" federale Clara Munarini, che sarà chiamata a dirigere la partita del 23 Marzo tra Galles e Scozia, mentre sarà assistente in Galles-Francia e nella sfida più attesa tra Francia ed Inghilterra all’ultima giornata di gare.
Prepariamoci quindi ad un torneo tutt’altro che scontato, dove, per aggiudicarsi un posto a Inghilterra 2025, le squadre venderanno cara la pelle!