Il Galles parte bene e trova i primi tre punti grazie al piede di Keira Bevan, con un piazzato nato da un fallo della formazione ospite nei propri ventidue, dopo un buon inserimento di Alex Callender.
Non c'è, però, quasi nemmeno il tempo di esultare che è la Scozia, a sorpresa, a portarsi avanti.
Touche conquistata, serie di percussioni a fissare il gioco, allargamento sul lato sinistro e Coreen Grant inventa una splendida meta in solitaria, sfuggendo ad un paio di placcaggi e ad un tentativo di "francesina" per siglare nell'angolo.
Helen Nelson trasforma e al 15' aggiunge ulteriori 3 punti con un calcio piazzato da posizione agevole, mettendo il XV del cardo a distanza di break.
Possesso e territorio sono in favore della squadra di Bryan Easson, ma la difesa delle padrone di casa regge.
Nel finale, la reazione delle ragazze di Ioan Cunningham, che vanno vicine alla marcatura con il drive, ma devono poi accontentarsi nuovamente di tre punti messi a segno da Bevan, andando al riposo sotto 6-10.
La ripresa dovrebbe segnare il punto di svolta per il Galles e, invece, è ancora la Scozia ad allungare.
Emma Orr si conferma tra i prospetti più interessanti degli ultimi anni nel Regno Unito, deborda aggirando la difesa con una bella corsa, fissa l'estremo avversario e serve, poi, la veterana Rhona Lloyd che deve solo correre nel corridoio preferenziale e resistere al disperato tentativo di Jaz Joyce per schiacciare.
L'incontro rimane, comunque, molto equilibrato e, appena prima dell'ora di gioco, il Galles si riporta a 4 lunghezze.
Serie di pick and go ravvicinati che costringono al fallo le scozzesi, con tanto di richiamo verbale da parte dell'arbitro, l'italiana Clara Munarini.
Calcio battuto velocemente e carica dritto per dritto di Sisilia Tuipulotu, che aveva dato il via alla giocata con un iniziale passaggio stretto verso una compagna, prima di recuperare e sfondare.
La figlia e nipote d'arte conferma le ottime cose fatte vedere lo scorso anno, trovando la prima meta stagionale delle ragazze in maglia rossa, e bissando quanto già fatto proprio nel 2023 ad Edimburgo.
Nei minuti successivi, però, è di nuovo la Scozia ad insediarsi saldamente nei ventidue gallesi, ottenendo continui calci di punizione, che stranamente Rachel Malcolm e compagne preferiscono mandare in rimessa invece che piazzare, fino a quando, dopo l'ennesimo tentativo a vuoto, una mischia per la squadra ospite (concessa per interruzione del gioco a causa di una giocatrice infortunata vicino al punto dell'azione) fa salire in cattedra l'ottima Leah Bartlett, che guadagna l'ennesimo fallo.
Stavolta, si va per più miti consigli e per il "macinato", con tre punti facili per Helen Nelson, che riportano le ragazze in blu a distanza di sicurezza.
Negli ultimi minuti, il Galles prova il tutto per tutto, spingendo con il drive e con un cross kick indirizzato all'ala verso Joyce da parte di Lleucu George.
Si torna su un vantaggio precedente e la Scozia termina la sfida con una giocatrice in meno per un cartellino giallo nei confronti dell'esordiente Alex Stewart.
Le padrone di casa insistono con la touche ai cinque metri e vanno oltre con un pick and go di Callender, con tuttavia poca chiarezza sul grounding dal campo.
C'è lavoro per il TMO, che alla fine convalida la marcatura del vice capitano, offrendo a George la palla più pesante dell'incontro.
La giovane apertura non riesce a trovare i due punti del possibile pareggio e non rimane più tempo: finisce 18-20 con un incredibile inizio di torneo per entrambe le formazioni, ma soprattutto con una Scozia che torna a vincere in Galles a distanza di vent'anni e conquista, dopo quello con l'Italia nel 2007, il suo secondo successo esterno di sempre nel torneo Sei Nazioni dall'introduzione della formula attuale.