L'Italia, esattamente come sette giorni fa a York, parte male e dopo appena 30'' rimedia subito un calcio di punizione a sfavore per il tenuto di Francesca Granzotto che si isola in un tentativo di contrattacco.
L'arbitro australiano Ella Goldsmith viene anche richiamata dal TMO e ravvisa un placcaggio alto di Valeria Fedrighi sulla primissima azione del match ai danni di Aoife Wafer, con conseguente cartellino giallo per la seconda linea del Colorno.
E l'Irlanda approfitta subito della superiorità numerica. Dalla touche successiva, viene impostata la maul, poi una serie di pick and go ravvicinati, con le ospiti che possono pure contare sulla giocata gratuita per un vantaggio per fuorigioco, allargando verso Aoife Dalton - giudicata al termine Guinness Player of the March - che in bandierina trova la prima meta dopo appena 2', trasformata da Dannah O'Brien per lo 0-7.
Le Azzurre subiscono le iniziative delle ragazze in maglia verde, con dati negativi sia nel possesso che nel territorio e all'8' è il primo centro Eve Higgins a trovare un break centrale che salta l'intera linea difensiva italiana per poi fissare Aura Muzzo e servire all'ala Anna McGann che può volare indisturbata al centro dei pali, offrendo così alla precisissima O'Brien una facile trasformazione.
La reazione delle ragazze di Fabio Roselli arriva appena prima del quarto d'ora. Neve Jones perde palla al limite dei ventidue, dopo essere riuscita a sua volta a strapparla in precedenza a Fedrighi. Mischia ed iniziativa personale di Sofia Stefan, che marca in prima fase, avendo evidentemente preso gusto a segnare contro l'Irlanda (la sua meta due anni fa sempre a Parma venne giudicata la migliore dell'anno da World Rugby).
Michela Sillari, al rientro in nazionale, colpisce il palo sulla trasformazione e lo score rimane sul 5-14.
La fase cruciale del primo tempo arriva all'inizio del secondo quarto, quando l'Italia perde momentaneamente Muzzo (concussion) e rimane anche in inferiorità numerica per un duro colpo subito da Silvia Turani.
Higgins ne approfitta nuovamente per il secondo break di giornata e per liberare poi sull'out di sinistra Amee-Leigh Costigan, la quale con la sua velocità sfugge ad una Alyssa D'Incà non al meglio e trova la terza meta irlandese.
Al 25', poi, la formazione di Scott Bemand ottiene pure il punto di bonus offensivo. Mischia irlandese nei ventidue italiani, palla allargata, finta dell'estremo Stacey Flood che crea il sovrannumero e smarca di nuovo McGann per la doppietta personale in bandierina.
Nonostante la posizione poco felice, O'Brien è in giornata di grazia e trasforma tutto quello che deve mandare tra i pali, portando il punteggio sul 5-28, risultato con cui si chiudono i primi quaranta minuti di gioco, nonostante un ultimo disperato assalto azzurro che vede, però, Vittoria Vecchini tenuta alta oltre la linea di meta.
Se, come avvenuto contro l'Inghilterra alla prima giornata, ci si attendeva una reazione azzurra, stavolta tuttavia non arriva, per un'Italia che sbaglia troppo, pecca in maniera determinante in disciplina e mostra decisamente poco mordente a livello di reazione, lasciando che l'Irlanda allunghi e di fatto controlli completamente l'incontro.
Il pericolo numero uno, Aoife Wafer, dopo cinque minuti della ripresa marcherebbe anche a sua volta una meta, ma l'arbitro annulla per una precedente ostruzione in maul.
La marcatura è, tuttavia, nell'aria e arriva al 14' con una serie di cariche dopo lancio in rimessa laterale ai cinque metri che fanno arrivare oltre il pilone Lindra Djoungang, che pochi minuti più tardi rimedia a sua volta un cartellino giallo, che non cambia l'inerzia del match dato che l'Irlanda trova anche la sesta meta ancora con una serie di percussioni ad opera della subentrata Dorothy Wall.
Quasi a sorpresa, O'Brien fallisce il tentativo più semplice e il risultato cambia nuovamente al 27' del secondo tempo, stavolta da parte azzurra grazie alla furbizia di Beatrice Rigoni, che libera palla dopo il placcaggio, ma poi la recupera non ravvisando le condizioni di formazione della ruck, si rialza e in veronica schiaccia in meta, trasformando lei stessa per il 12-40.
A un minuto dalla fine, da una mischia ravvicinata, la riserva Brittany Hogan mette il suo nome nel tabellino e, quando il tempo è già diventato rosso, le irlandesi continuano a giocare, creando l'occasione pure per siglare l'ottava meta e regalare all'ala McGann una giornata da ricordare condita dalla tripletta personale che, grazie alle ulteriori trasformazioni di O'Brien (un solo errore per lei) fissano il punteggio definitivo sul 12-54.
Per l'Italia notte fonda, tanta amarezza e la consapevolezza che servirà molto di più per rialzare la testa in vista della prossima trasferta in Scozia e delle successive due ulteriori sfide casalinghe con Francia e Galles. Dopo la settimana di sosta, per Elisa Giordano e compagne deve giocoforza iniziare un nuovo torneo.