I primi a poter marcare sono gli Azzurri con un piazzato dalla distanza di Paolo Garbisi al 4', dopo un fallo del centro Robbie Henshaw, ma l'apertura in forza al Montpellier stringe troppo e non sfrutta l'occasione.
Al 7' Jack Crowley capitalizza il multifase irlandese scatenando subito il canto di Zombie sulle tribune dell'Aviva Stadium.
Parte tutto da un mark chiamato da Hugo Keenan che poi sulla ripartenza arriva fino a metà campo.
Robbie Henshaw fa il secondo break importante, la palla rimane sempre viva e a disposizione dei padroni di casa.
Craig Casey apre e trova il varco per il compagno di reparto, per il quale è tutto fin troppo facile per la meta che dà il via alle danze a Dublino.
Al 24' raddoppia Dan Sheehan.
Irlanda sul piede avanzante, Crowley trova l'intervallo e inventa il riciclo su Henshaw, da questi al compagno di reparto Stuart McCloskey che a sua volta trova libero il tallonatore che deve, di fatto, solo schiacciare.
E' quasi un monologo verde, con qualche sprazzo offerto dall'altra parte da Ange Capuozzo, ma l'Italia vede raramente la metà campo avversaria.
Al 37' serie di pick and go con avanzamento lento e inesorabile.
L'Irlanda gioca con la specialità della casa, mantenendo la pazienza. Finlay Bealham arriva vicino, ma a trovare la terza meta è subito dopo Jack Conan, partito titolare come numero 8.
E Il primo tempo finisce, così, 19-0 .
Nemmeno dieci minuti sul cronometro che la squadra di Andy Farrell completa il compito con touche ai cinque metri conquistata sicura, drive avanzante e Sheehan realizza il bis personale.
Capitan Michele Lamaro prova a scuotere i compagni ma lo strapotere irlandese continua.
Al 55' arriverebbe anche la quinta meta, però Robbie Henshaw si vede negare lo sforzo personale in allungamento sul placcaggio dal replay al video.
Dopo la revisione del TMO, l'arbitro inglese Luke Pearce - alla cinquantesima presenza internazionale - annulla per un doppio movimento sul grounding.
La squadra di Gonzalo Quesada rimane con un uomo in meno poco dopo, per un cartellino giallo nei confronti di Tommaso Menoncello in seguito ad un fallo su James Lowe.
Ed è proprio il neozelandese - giudicato alla fine player of the match - a sfruttare al meglio la superiorità numerica nei minuti successivi, allungando l'ovale sulla linea al momento del placcaggio, segnando la tredicesima meta in ventotto presenze con la nazionale dell'isola di smeraldo.
Nel finale, gloria pure per Calvin Nash, che finalizza al meglio una splendida giocata corale originata dal subentrato Jamison Gibson-Park, con due offload e altrettanti passaggi spettacolari ravvicinati dietro la schiena di Josh van der Flier e Jack Crowley.
Harry Byrne aggiunge i due punti della trasformazione per il 36-0.
All'ultimo istante, di nuovo Gibson-Park rischia persino la settima meta, ma perde il possesso del pallone proprio al momento di schiacciare.
Continua la striscia nella manifestazione di 13 successi interni a Dublino contro l'Italia per l'Irlanda, che raggiunge inoltre la diciassettesima vittoria consecutiva tra le mura amiche nei test match (di cui tredici marcando almeno 4 mete) e mette ora nel mirino l'Inghilterra per la striscia più lunga di vittorie nel Guinness Sei Nazioni, rispettivamente 10 gli uomini in verde e 11 tra 2015 e 2017 quelli in bianco.
L'Italia rimane a zero e ripartirà tra due settimane dalla Francia nel terzo turno del Guinness Sei Nazioni 2024.