Resoconto della partita

NIENTE DA FARE PER LE AZZURRE

Italy England 2024
Campionesse in carica dell'Inghilterra devastanti a Parma nel match che ha aperto il Guinness Women's Six Nations dell'Italia. Allo Stadio Lanfranchi finisce 0-48.

L’Inghilterra esce alla distanza e batte l’Italia 0-48 nella prima giornata del Sei Nazioni femminile 2024. Allo Stadio Lanfranchi di Parma la squadra di Raineri gioca un grande primo tempo, tiene le dominatrici del ranking mondiale a 0 per mezz’ora e cede poi nella ripresa, con le Red Roses che, nonostante l’inferiorità numerica per un cartellino a Sarah Beckett, si sono dimostrate ancora una volta imbattibili.

Le Azzurre torneranno in campo domenica prossima alla RDS Arena di Dublino contro l’Irlanda.

L’Inghilterra parte subito forte. Brave le Azzurre a tallonare velocemente in mischia e a difendere con grande concretezza sulle furiose azioni inglesi.

La squadra di Mitchell fa strada con le avanti (Botterman la migliore) ma non trova varchi, e quando allarga il gioco trova sempre l’ottima copertura del triangolo allargato azzurro, con Ostuni Minuzzi protagonista di almeno due placcaggi fondamentali.

Al 10′ Sarah Beckett viene punita per una pulizia pericolosa su Sillari, che subendo il fallo si fa male al ginocchio ed è costretta ad uscire.

La numero 8 inglese viene prima ammonita, poi il bunker - una delle grandi novità dell'edizione attuale del torneo femminile - modifica la decisione in un cartellino rosso.

L’Inghilterra in 14 continua a spingere, Ward riesce ad andare oltre ma viene sanzionata per un doppio movimento, l’Italia cresce in mischia e comincia a soffrire di meno l’impatto del pacchetto inglese, mentre in rimessa laterale Fedrighi e Locatelli sono una garanzia e portano giù tutti i lanci di Turani.

Servono ben 30 minuti all’Inghilterra per sfondare il muro azzurro, che regge a suon di placcaggi durissimi e cede solo di fronte alla carica di Hannah Botterman, che segna la meta del 5-0.

L’Italia prova a reagire, poi un fallo di D’Incà consente alle inglesi di ritornare in attacco: grande azione di Rowland che si porta dietro mezza difesa azzurra, poi Ward finalizza per il 10-0, con Harrison che manca la trasformazione.

Nel finale, dopo un po’ di scambi al piede, Stefan butta fuori il pallone e manda le squadre all’intervallo.

Nella ripresa l’Inghilterra continua a spingere per chiudere la partita, e al 45′ trova la terza meta con una maul avanzante: Atkin-Davies schiaccia per il 15-0.

Al 50′ Kildunne trova una splendida serpentina, supera di slancio D’Incà, Stefan e Fedrighi e marca la meta che vale il bonus offensivo.

L’Inghilterra cambia marcia e marca ancora: gran pallone di Packer -alla centesima presenza internazionale in maglia bianca -, che apre la strada alla corsa di Rowland, brava a volare in mezzo ai pali per il 29-0.

L’Italia prova a rispondere con un paio di azioni di D’Incà, tradita dal rimbalzo su un bel calcetto di Stefan, che avrebbe potuto mandarla in meta.

All’ora di gioco l’Inghilterra va a segno con una gran carica di Carson, che elude i placcaggi di Stevanin e Ostuni Minuzzi e segna il 36-0.

La risposta italiana è affidata a Muzzo, la quale si invola sul lato sinistro ma viene portata fuori da Kildunne.

Al 68′ Rowland viene ammonita per una pulizia irregolare su Stecca.

Nel finale ancora Kildunne trova il guizzo per la meta del 41-0 e poi, a tempo scaduto, Powell raccoglie un pallone caduto a Stecca e si invola verso il centro dei pali, Stevanin la raggiunge e la placca, poi però interviene irregolarmente in ruck e viene ammonita a sua volta.

L’Inghilterra va in touche e segna con la maul la meta del 48-0, firmata proprio da Powell.